Sedici ordinanze di custodia cautelare eseguite dalla Polizia di Stato di Lucca nei confronti di un gruppo criminale, composto da italiani e stranieri, dedito al riciclaggio internazionale di veicoli di lusso. Lo riferisce una nota della Polizia.

Altre 32 persone sono state denunciate in stato di liberta’ per i reati di appropriazione indebita e simulazione di reato, essendosi prestati a cedere le autovetture sottoposte a contratto di leasing ed a denunciarne falsamente la perdita di possesso, simulando il furto come avvenuto posteriormente alla immatricolazione in Germania. L’indagine, svolta dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Lucca e delle Squadre di polizia giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Firenze, della Sezione di Lucca e della Sottosezione di Viareggio (LU) ha permesso di scoprire che il gruppo criminale era specializzato nella ricettazione e nel riciclaggio all’estero di decine di autovetture di lusso, con profitti illeciti per alcuni milioni di euro. Gli italiani, quasi tutti imprenditori edili del casertano e della Puglia trapiantati in provincia di Lucca, avevano il compito di acquistare le autovetture con contratti di leasing presso societa’ finanziarie in Italia, per poi consegnarle ad un clan di rumeni che gestisce una ditta di esportazione auto usate a Viareggio. Costoro avevano complici in Germania, che provvedevano ad immatricolare le auto di ”alta gamma” presso la Motorizzazione tedesca, per poi rivenderle anche in Romania. I complici italiani ricevevano una parte dei guadagni illeciti realizzati, per poi intascare anche il premio della polizza assicurativa a seguito della falsa denuncia di furto sporta in Italia. L’organizzazione rumena era vicina al clan Cirpaci, che con i proventi illeciti realizzati ha acquistato e ristrutturato interi quartieri di Timisoara (Romania). Vista la rilevanza e la transazionalita’ dei reati contestati, l’indagine e’ stata seguita da Eurojust, l’organismo europeo di coordinamento tra le Autorita’ giudiziarie europee, che ha tenuto apposite riunioni a L’ Aja ove hanno partecipato magistrati e poliziotti di Lucca e Firenze per l’Italia, nonche’ delle Procure e delle Polizie di Germania, Romania, Spagna e Belgio.

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