‘Il mio mondo si e’ aperto e chiuso in un istante. Sono in mezzo al mare senza bussola”. Questo scrive Lindsey Mills, la fidanzata della ‘talpa’ del Datagate Edward Snowden, nell’ultimo messaggio postato sul suo blog risalente a domenica, il giorno in cui è stata rivelata l’identità dell’informatore ex tecnico della Cia.
La ballerina di 28 anni che viveva con Snowden alle Hawaii, continua, con frasi sibilline: “A coloro che mi conoscono senza il mio mantello da supereroe: probabilmente comprenderete il motivo per cui non aggiornerò il mio blog per un po’. Il mio mondo si è aperto e chiuso in un istante, lasciandomi in mezzo la mare senza bussola. Ci saranno senz’altro pirati e sirene che tenteranno di distrarmi tra le onde di cambiamenti in questo nuovo capitolo del mio viaggio in mare aperto. Ma al momento ciò che provo è solitudine. E per la prima volta nella vita mi sento forte abbastanza per restare da sola”.
SNOWDEN LICENZIATO DALLA BOOZ ALLEN – Edwar Snowden, la talpa del datagate, è stato licenziato il 10 giugno dalla Booz Allen, il colosso delle consulenze high-tech per cui ha lavorato finora, per violazione del codice etico dell’azienda.
GURU WEB, E’ INTRUSIONE IN DIRITTI UMANI – “La sorveglianza del governo senza garanzie è un’intrusione nei diritti umani più basilari che minaccia le fondamenta di una società democratica”: è questo il parere di Tim Berners-Lee, uno dei padri del World Wide Web e della sua filosofia aperta, in merito al Datagate, lo scandalo legato all’agenzia NSA americana e al programma Prism che ha visto coinvolti colossi del web e della telefonia. “Nel corso degli ultimi due decenni il web è diventato parte integrante delle nostre vite. Una traccia di come lo usiamo può rivelare cose molto intime e personali. Un magazzino di queste informazioni per ogni persona costituisce una grande responsabilità: di chi ti fideresti per decidere a chi dare accesso, o per mantenerlo sicuro?”, questo l’interrogativo che Berners-Lee pone al Financial Times che lo ha interpellato sulla vicenda. Il guru del web, infine, incalza gli utenti della Rete a chiedere una migliore protezione legale e salvaguardia della privacy riguardo le comunicazioni online, “incluso il diritto di essere informati quando qualcuno richiede o immagazzina i propri dati”.