AVERSA – I carabinieri di Aversa (Caserta) hanno fermato quattro persone ritenute vicine al clan dei Casalesi per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso commesso ai danni del proprietario di un’azienda di prodotti parafarmaceutici di Gricignano d’Aversa. In carcere sono finiti Antonio e Domenico Maccariello, fratelli di Raffaele Maccariello, ex affiliato alla fazione Bidognetti del clan e confluito in quella guidata dagli Schiavone, Paolo Corvino, ritenuto guardaspalle di Nicola Schiavone, e Gennaro Mastrominico.
Secondo le indagini condotte dal sostituto della DDA di Napoli Antonello Ardituro, i quattro avrebbero estorto all’operatore economico una somma di 60mila euro all’anno, percepita in tre rate da 20mila euro, per almeno cinque anni. L’ultima tangente è stata versata nel Natale scorso; mediante intercettazioni telefoniche e ambientali gli investigatori sono riusciti a documentare le richieste degli estorsori, che si presentavano per conto degli “amici di Casale”; l’imprenditore inizialmente ha negato di essere vittima di estorsione, ma poi, dopo aver ascoltato le registrazioni, ha ammesso di aver sempre pagato alle tre scadenze periodiche (Natale, Pasqua e Ferragosto, ndr).