Completato stamani il tris degli scritti, per i maturandi 2013 la strada diventa ora in discesa: soltanto gli orali li separano dall’agognato diploma. Nonostante qualche timore, alla vigilia, per le scosse di terremoto che hanno colpito Emilia e Toscana, il cosiddetto quizzone si è svolto oggi senza intoppi in tutta Italia. “Le prove di maturità si sono svolte regolarmente, in alcune zone colpite dal terremoto sono iniziate in ritardo, dopo il sopralluogo” ha twittato il ministro Carrozza.
In realtà in alcuni comuni dove la terra nei giorni scorsi ha tremato, stamattina, di buon’ora, sono state fatte verifiche, ma poi le prove si sono svolte regolarmente, nessuno ha posticipato la terza prova e tutte si sono svolte nella sede prevista. Il quizzone, predisposto dalle singole commissioni, è stato giudicata fattibile da oltre il 70% dei candidati. Come consuetudine il portale studentesco Skuola.net ha proposto un instant poll per rilevare le opinioni dei maturandi dal quale è emerso che il 55% ha valutato la difficoltà del compito proposto in linea con le aspettative, mentre il 16% dei votanti l’ha trovato addirittura più semplice del previsto.
Forse anche grazie all’aiuto degli insegnanti. Due maturandi su 3, infatti, erano già a conoscenza delle materie grazie alle anticipazioni fornite dai prof presenti in commissione. Oggi invece la ‘provvidenza’ si è palesata sotto forma di suggerimenti: oltre un maturando su due ha, infatti, confessato di aver ricevuto dai docenti una dritta per rispondere ai quesiti. A proposito di quesiti, sebbene nel linguaggio comune la terza prova venga etichettata come quizzone, in realtà le domande a risposta chiusa non sono la tipologia più diffusa. La maggior parte dei maturandi ha avuto a che fare con domande aperte a risposta breve (circa il 44%), mentre il 20% si é confrontato sia con queste ultime sia con le crocette.
Solo il 6% ha dovuto rispondere a un questionario di sole risposte multiple, mentre il 27% ha svolto la prova sotto forma di trattazione sintetica degli argomenti. Skuola.net ha rilevato, infine, anche il tasso di “copioni”: gli studenti che giurano di non aver copiato sono il 65%, cioé due su tre. Il 17% invece afferma di aver usato i classici bigliettini, il 13% confessa di aver ricevuto un supporto dai compagni che gli hanno passato il compito e il 5% ha utilizzato internet.
Copiato o no, la votazione finale scaturirà dall’esito delle tre prove scritte (al massimo 15 punti ciascuna) e del colloquio finale (fino a 30 punti) e dall’assegnazione dei crediti formativi e scolastici relativi agli ultimi tre anni (25 punti). Per i candidati che puntano alla lode sarà necessario aver accumulato il massimo dei crediti a partire dal terzo anno, non avere una materia al di sotto dell’8 nella pagella del quinto anno e anche aver ricevuto il massimo della valutazione nelle tre prove scritte e negli orali.