RECALE. Vent’anni di passione per la danza. Almeno tre generazioni di ballerini allevati. Tante produzioni, riconoscimenti nazionali, stage di perfezionamento con étoile del calibro di Raffaele Paganini, Mia Molinari, Steve La Chance. E nell’immediato futuro una nuova forma di spettacolo, il musical (“Addore ‘do core” di Giuseppe Malinconico e Mimmo Rossetti), in cui gli allievi dovranno anche recitare e cantare. Ne ha fatta di strada l’Ads Arte Danza, sotto la direzione artistica di Romina Porfidia.
Porfidia, nei primi anni Novanta, prese una decisione che apparve subito come una scommessa impegnativa: portare la danza a Recale. I settanta ragazzi che oggi seguono i suoi corsi e interpretano le sue coreografie sono la dimostrazione che l’ostinazione, il talento, l’audacia pagano. Per il doppio decennale, Arte Danza ha regalato uno spettacolo di fine anno che ha infiammato il pubblico del Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere.Entusiasmo, calore e applausi fragorosi hanno accompagnato l’esibizione dei ballerini. Per dar prova della tecnica accademica acquisita, i corsi inferiori si sono cimentati in una suite da “Napoli”. I corsi superiori, invece, hanno affrontato il ritmo sincopato di Rachmaninov, mostrando tecnica pulita ed insolito virtuosismo. “The artist” è stato il balletto classico proposto quest’anno, una prima ideata e coreografata da Romina Porfidia, assistita da Francesca Campomaggiore, che ha voluto omaggiare la Hollywood degli anni Venti con il divismo e il fascino del cinema muto: un prodotto frizzante e coivolgente, che ha messo in luce le doti tecniche e artistiche dei giovani protagonisti. Al centro della serata, il passo d’addio di Miriam Bottone, ballerina eclettica, «che ha stupito la platea – rivela Porfidia – per la sua ottima tecnica moderna e per la sua calamitante interpretazione, ora drammatica in “Gravity”, ora leggera e disinvolta nel “Ritmo del successo”, affiancata dai corsi di moderno: jazz, modern, contemporaneo, hip hop, tutti gli stili per mostrare un’artista unica». Di nuovo applausi a scena aperta e stupore per le acrobazie effettuate, da piccoli e grandi, nelle coreografie di hip hop, curate dal maestro Daniele Di Rauso. Ritmo coinvolgente e sicurezza delle esecuzioni, le armi vincenti. Foto (cortesia): Angelo Natale.