“Ero stanco, non volevo più scappare”, “mi sono levato un sasso dallo stomaco. So di aver fatto la cosa giusta, quando ho deciso di raccontare tutto ai magistrati”. Lo dice a Repubblica l’ex senatore Sergio De Gregorio spiegando la sua decisione di ammettere gli addebiti e di patteggiare la pena di 1 anno e 8 mesi nell’udienza preliminare sulla presunta compravendita dei senatori, convinto che il suo non sia stato l’unico caso di parlamentare ‘comprato’.
“L’altro giorno – dice – un esponente del M5S ha detto di sentire odore di compravendite. Perché non c’é alcun approfondimento giudiziario su questo? Nella sedicesima legislatura hanno cambiato casacca 120 parlamentari. Per alcuni c’é stata ‘contrattazione’, solo nel mio caso corruzione?”. Dà anche un consiglio a Berlusconi dopo la condanna per il caso Ruby: “Ritirarsi dalla politica, finirla di condizionare questo Paese con le sue vicende personali. Se ci riflette, capirà che arroccarsi non serve. L’unico risultato pratico di tutto questo è un intorbidimento dei pozzi. Urlare contro i magistrati non ha senso”.