Salvatore Ciardiello, Portavoce Coordinamento Agrinsieme Campania. “La filiera bufalina DOP deve essere completamente tracciabile, dalle aziende ai caseifici, affinché la trasparenza e la legalità siano garantite per tutte le imprese del settore, a tutela della qualità del prodotto e della salute dei consumatori”.
“Siamo convinti che la tracciabilità, che attualmente è volontaria nella nostra regione, debba essere resa obbligatoria in tutta Italia e già abbiamo affrontato la questione con il ministro dell’Agricoltura, De Girolamo, che si è reso disponibile dalla prossima metà di settembre a venire in Campania”. “La mozzarella di bufala DOP è un prodotto di eccellenza che ci porta in tutto il mondo, dobbiamo conservare questo primato come Campania e rafforzare così la storia della nostra cultura e tradizione”.
Sono intervenuti Massimo Rocco, Presidente della Cooperativa Le Terre di Don Peppe Diana che recentemente ha aderito alla DOP e l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Daniela Nugnes, con la quale le associazioni di rappresentanza di Agrinsieme hanno condiviso il percorso che ha portato alla Delibera che disciplina il comparto. L’Assessore sottolinea l’importanza del lavoro sinergico fatto “segnale di maturità che sta portando già dei primi risultati, come dimostra la Delibera che è solo un primo passo”. Infatti l’Assessore Nugnes ha, per parte sua, già avviato un confronto informale con il ministro De Girolamo che ha dato grande disponibilità. “Il tema ora – dice la Nugnes – è che l’obbligo di tracciabilità sia esteso a tutti, perché la complicazione è che attualmente sta nella volontarietà. Finalmente ci si è resi conto che bisogna stare nelle regole tutti: questo è il solo modo di rafforzare la DOP”. A questo proposito, l’Assessore annuncia che sono partite dalla Regione Campania le lettere dirette agli Assessorati al ramo delle Regioni Lazio e Puglia che hanno tempestivamente risposto positivamente.
Infine, l’Assessore Nugnes ha annunciato che è allo studio un sistema di tracciabilità scientifica tramite il DNA delle specie bufaline che garantisca l’origine del prodotto fin sulla tavola del consumatore.