POLLICA – “Tre anni fa ci siamo voluti fermare. Ora con la stessa forza sentiamo la necessità di muoverci. Muoverci perché sia fatta luce sull’omicidio e assicurati alla giustizia i responsabili”. E’ uno dei passaggi della lettera che don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera, ha inviato alla famiglia di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica (Salerno) ucciso tre anni fa.
Una lettera, quella di don Ciotti, inviata in occasione dell’apertura di Festambiente e Legalità, il festival nazionale di Legambiente e comune di Pollica di parole, musica e cibo contro contro l’ecomafie in collaborazione con Libera e con l’adesione del presidente della Repubblica che si svolge a Pollica, Acciaroli e Pioppi, nel Cilento, fino al 7 luglio. Vassallo, sottolinea don Ciotti, “era un uomo di cuore che andava al cuore delle cose. Cercava la giustizia sociale e l’incontro con le persone, cercava la pulizia morale e quella ambientale, cercava la trasparenza del suo mare e quella del suo fare politica”. “Angelo Vassallo – continua – era uno dei tanti bravi e onesti amministratori di realtà impropriamente definite ‘piccole’ perché di dimensioni contenute. E certamente ‘grande’ era Angelo, umanamente e nell’impegno politico”. “Tre anni fa ci siamo voluti fermare. Ora con la stessa forza sentiamo la necessità di muoverci. Muoverci perché l’integrità di Angelo, il suo impegno e amore per la comunità, siano di riferimento per chiunque voglia contribuire al bene comune”, conclude.