Tragedia al campionato italiano Motorally a San Severino Marche: il pilota lombardo Maurizio Zucchetti, 53 anni, e’ morto mentre stava disputando la quinta gara della competizione. Aveva da poco terminato la prima prova speciale della giornata e in un tratto di trasferimento in localita’ Terrebianche nella frazione di Ugliano, che stava percorrendo a velocita’ ridottissima, e’ finito in un canalone di terriccio: ha cercato di uscire, ma la moto si e’ impennata e gli e’ caduta addosso, schiacciandolo.
Un incidente banale e per certi versi assurdo: i partecipanti sono monitorati con un sistema Gps e Zucchetti, secondo quanto hanno ricostruito i carabinieri, viaggiava a una media di 5 km orari. Gli ha prestato i primi soccorsi, pochi minuti dopo, Fabio Franceschini, medico chirurgo anch’egli in gara, poi e’ intervenuto lo staff medico del rally con l’ambulanza, ma i tentativi di rianimare lo sfortunato pilota sono stati inutili. Zucchetti, nato a Erbusco (Brescia), era molto conosciuto nell’ambiente dei rally, che frequentava fin dai primi anni Ottanta, quando era nata la specialita’. Anni fa aveva partecipato a gare internazionali in Africa. ”Una persona pacata, gentile – dicono -. Questo e’ un brutto colpo per l’ambiente”. Lascia la moglie Monica, che stata assistendo alla gara, e la figlia Giulia. Il campionato italiano, che si disputa in sette gare in altrettante localita’, era per la prima volta a San Severino Marche: 180 i partecipanti su un tracciato di 150 chilometri con due prove speciali in linea, una di 23 km (quella appena completata da Zucchetti), l’altra di 12 km. Ma con l’incidente quella che doveva essere una festa si e’ trasformata in un dramma: appena la notizia si e’ diffusa la gara e’ stata sospesa in segno di lutto, i piloti sono rientrati al paddock e poi si sono organizzati per tornare a casa, mentre il coordinatore nazionale Motorally Antonio Assirelli e’ andato sul luogo del sinistro per collaborare con i carabinieri.