CANCELLO ED ARNONE – Nel corso della notte, a conclusione di complesse ed articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e condotte dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe e della Stazione di Cancello ed Arnone, sono state eseguite 3 misure cautelari personali (due in carcere ed uno agli arresti domiciliari), emesse dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di altrettanti soggetti gravemente indiziati del reato di “tentata rapina aggravata e lesioni personali in concorso”.

 


Gli arrestati sono:  Antonio Buonocore, classe 66’, pluripregiudicato, originario di Giugliano in Campania (sottoposto agli arresti domiciliari); Carmine Piscopo, classe 67’, pluripregiudicato, originario di Napoli, ma residente a Giugliano in Campania; Egidio Rosa, classe 64’, pluripregiudicato, originario di Castel Volturno.

 

L’ indagine ha preso l’avvio da tentativo di rapina commesso l’11 marzo 2013 a Cancello ed Arnone, nei pressi di un istituto di credito, nei confronti di un commerciante 67enne originario di Casal di Principe.

La vittima, che avrebbe dovuto versare in banca la somma di 15.000 euro fu, nella circostanza, aggredita da due rapinatori che volevano sottrargli il denaro. L’anziano uomo riuscì comunque a barricarsi all’interno della propria autovettura proteggendo il denaro  fino a quando i malviventi, senza desistere dall’azione criminosa, con più colpi di “accetta” riuscirono ad infrangere il vetro del veicolo. La rapina venne sventata grazie all’intervento di alcuni passanti e del Comandante della Stazione Carabinieri di Cancello ed Arnone, nella circostanza libero dal servizio, che riuscì a bloccare uno dei due rapinatori, Tommaso Parretta, classe 62, pluripregiudicato originario di Arzano.

La vittima, profondamente scossa dall’evento, riportava lesioni ed escoriazioni varie.

L’attività di indagine eseguita nelle settimane successive attraverso attività tecnica e dinamica, ha consentito di individuare il secondo rapinatore riuscito a fuggire e poi, a seguire,  gli altri due complici della banda, con ruolo di basisti nell’esecuzione del “colpo”.

Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a individuare eventuali ulteriori e analoghe rapine commesse dal sodalizio criminale disarticolato dai militari. Piscopo è stato associato al carcere di Poggioreale mentre Rosa a quello di Avezzano. Buonocore, invece, è stato posto agli arresti domiciliari.

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