NAPOLI – Con la scadenza del quadrimestre e il relativo versamento entro il  prossimo 15 luglio la tassa di soggiorno a Napoli compie un anno e l’Abbac Confesercenti che rappresenta il comparto ricettivo extralberghiero regionale chiede di fare il punto con l’amministrazione comunale.

“Tutti sanno con quanto travaglio e in che modo è stata approvata in consiglio comunale la tassa di soggiorno, notevoli le difficoltà come pure le sperequazioni considerato che furono esentati inspiegabilmente ostelli e alberghi ad una stella- dichiara il presidente Agostino Ingenito – Chiediamo all’ente di fare un monitoraggio e finalizzare queste risorse verso concrete azioni a sostegno del turismo”. Dall’associazione di categoria viene chiesto un immediato tavolo di confronto sia in giunta che nella rispettiva commissione consiliare per avviare una verifica ormai necessaria anche alla luce del mancato versamento da parte di molte strutture alberghiere ed extralberghiere abusive o fuori regole.

“Il Ministro Bray in un recente intervento ritiene superata la tassa ed auspica che gli enti la eliminano, per noi operatori è un onere considerato che siamo sostituti di imposta e costretti a versare noi al comune con tanto di costi aggiuntivi per i bonifici e gli adempimenti amministrativi- commenta Ingenito che è anche presidente nazionale del settore – La tassa va rivista, sarebbe auspicabile adottare una diversa politica, noi crediamo che eliminandola e trasformando la città in una meta low coast e tax free ci sarebbero maggiori opportunità di presenza e domanda turistica”. Dall’Abbac informano che con scrupolo hanno avviato un affiancamento ai gestori regolari, offrendo supporto anche agli uffici comunali ma non ottenendo alcun riscontro neppure organizzativo sulle modalità e finalità dell’utilizzo delle risorse. “Avevamo chiesto che ci esentassero almeno dal pagamento dei bonifici che restano a nostro carico come pure da parte dell’amministrazione di chiarire e utilizzare le risorse acquisite per dare chiaro il segnale di un cambiamento nei servizi turistici – conclude Ingenito – Sarebbe premiante per il sindaco e la sua giunta se dimostrasse di utilizzare quei fondi per realizzare concrete iniziative e servizi turistici”.

 

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