SANT’ARPINO – Anche Sant’Arpino è tra i comuni che lo scorso giovedì mattina hanno firmato il protocollo d’intesa denominato “Patto per la Terra dei Fuochi”. Una firma importante perché il protocollo usufruirà di uno stanziamento pari a 5 milioni di euro grazie al quale, nei comuni aderenti, si potrà usufruire di una serie di interventi come l’adozione di linee guida per la rimozione di rifiuti abbandonati abusivamente, l’attivazione del sito internet Prometeo con una linea diretta col cittadino, la formazione per i comandanti e gli operatori di polizia municipale e soprattutto finanziamenti per l’implementazione di sistemi di videosorveglianza e di controllo del territorio.
Presente per la firma, in rappresentanza dell’amministrazione comunale retta dal sindaco Eugenio Di Santo, il vicesindaco Gianluca Fioratti. “Un accordo improrogabile e fondamentale – dichiarano il sindaco Di Santo e il vicesindaco Fioratti – che si aggiunge ai protocolli d’intesa promossi dai Prefetti nell’ultimo anno. Grazie ad essi sono state intensificate le attività di prevenzione, controllo e rimozione di rifiuti lungo le strade, nonché di prevenzione e di repressione dello smaltimento illegale. Era fondamentale, vista la criticità della situazione, definire un quadro generale di azioni concrete, immediate e puntuali con l’obiettivo di sradicare quello che è sempre più un vero e proprio fenomeno criminale. In questo modo diciamo SI invece alle bonifiche e ai controlli su tutto il territorio e SI alla consapevolezza e alla speranza che la terra dei fuochi e dei veleni si trasformi nella terra della vita. Nel nostro comune il sistema di videosorveglianza che stiamo estendendo all’intero territorio ci permette di controllare eventuali abusi. Inoltre abbiamo effettuato la bonifica di alcune zone e oggi possiamo dirci più che soddisfatti. Ma c’è ancora tanto da fare e solo unendo le forze potremo davvero cambiare le cose. Già nei primi giorni di dicembre dello scorso anno – continuano – presso le Prefetture di Napoli e di Caserta sono stati attivati i gruppi operativi composti da Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Polizia Stradale, Polizia Provinciale, Vigili del Fuoco per il potenziamento delle misure di contrasto delle condotte illecite, mentre dal mese di gennaio si sono svolte sul territorio numerose riunioni presso i presidi delle Forze dell’Ordine ed è stato avviato un piano di controllo ad ampio raggio. E’ importante ora più che mai condividere un metodo operativo che consenta a ciascun soggetto aderente al Patto di avere l’aggiornamento costante sull’entità, la qualità, la forma in cui si manifesta il fenomeno, le iniziative di contrasto, di prevenzione e di dissuasione e i risultati conseguiti. Noi – concludono – continueremo a fare tutto ciò che è necessario per garantire un futuro alle nostre terre e a i nostri figli”.