CASAL DI PRINCIPE – Nei giorni scorsi il professor Alberto Coppola, tramite una nota, faceva presente che i comuni della provincia di Caserta che, entro il gennaio 2014, non avranno vigente il Puc andranno incontro a problemi come il ridimensionamento dell’imposta Imu, tenuto conto che il declassamento dell’utilizzabilità delle aree ai fini della edificabilità, porterà ad una riduzione del gettito, a partire dal 2014 e fino alla data di adozione del nuovo Puc.
Tra l’altro, come ha sottolineato Coppola, si potrebbe perdere l’occasione di porre fine all’abusivismo edilizio sul territorio. Da qui la richiesta del comitato dei tecnici di Casal di Principe, indirizzata alla commissione, di delucidazioni in merito all’argomento, anche perché, ad oggi, risulta soltanto un incarico conferito dall’ex amministrazione nel dicembre 2012 all’ex dirigente dell’Utc per la redazione di variante al Prg e predisposizione del Puc.
Sul Piano Casa, il comitato fa presente: “I cittadini di Casal di Principe non hanno potuto ancora aderire al Piano Casa in quanto nell’Utc del Comune si evidenzia ancora oggi una situazione di immobilismo determinata dal mancato rilascio dei permessi di costruire. Tale impedimento sta recando ai cittadini un notevole danno economico, infatti il governo ha dato via libera alla proroga 2013 sulle detrazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie e riqualificazione energetica”. Il comitato, quindi, suggerisce, al responsabile Utc di istruire e definire tutte quelle pratiche inerenti al Piano Casa, dandogli priorità, sempre rispettando l’ordine cronologico di arrivo tramite protocollo, vista l’imminente scadenza sia del Piano, sia delle detrazioni fiscali. Infine, sul rafforzamento organico dell’ufficio tecnico, il comitato rileva, nuovamente, la circostanza che giacciono sul Comune un notevole numero di pratiche edilizie, nella maggior parte dei casi mancanti di istruttoria e rispetto alle quali non è data nemmeno la possibilità di interloquire per mancanza di personale idoneo e che in alcuni casi vengono del tutto ignorate.
“Chiediamo – fanno sapere dal comitato – di interloquire con i rispettivi Collegi e Ordini di appartenenza, in modo da trovare una soluzione comune a tale problema, formando, se si ritiene necessario, una commissione edilizia come previsto dall’articolo 12 del Regolamento edilizio comunale. L’istruttoria di tali pratiche deve essere redatta da tecnico avente incarico di istruttore prendendo in considerazione, così come previsto per legge, l’ordine cronologico di arrivo delle pratiche edilizie all’ufficio protocollo (dando priorità alle pratiche inerenti il Piano casa). Quindi, se si vuole procedere a tale istruttoria facendo fede solo ed esclusivamente sui componenti della commissione condono, non abbiamo nulla in contrario, a patto che venga conferito loro incarico di istruttori”.