Gli assessori regionali al Lavoro Severino Nappi, coordinatore della Cabina di regia per la gestione dei processi di crisi e di sviluppo, e alle Attività Produttive Fulvio Martusciello hanno preso parte oggi al tavolo nazionale sulla vertenza Indesit, riunitosi a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Nel corso dell’incontro l’azienda ha manifestato la disponibilità a modificare il proprio piano industriale raccogliendo le sollecitazioni delle parti sociali e delle Istituzioni.

In particolare, per quanto riguarda la Campania, è stata accolta la richiesta della Regione ad Indesit di allocare anche in Campania funzioni aziendali di programmazione e progettazione che aiutino e salvaguardino nel futuro gli stabilimenti produttivi del territorio. Si è inoltre ottenuta la disponibilità del Governo ad accompagnare gli investimenti produttivi in Campania, integrando le risorse che la Regione Campania ha già dichiarato di voler allocare allo scopo, nell’ambito del Piano di Azione Coesione per l’area di crisi di Caserta, con risorse nazionali, facendo ricorso al contratto di sviluppo. Il confronto proseguirà, per individuare strumenti e modalità, già venerdì prossimo. “E’ – ha sottolineato l’assessore Nappi – un passo avanti. Lo accogliamo con cauta soddisfazione perché premia la filosofia con la quale, col presidente Caldoro, abbiamo approcciato alla vicenda Indesit. La disponibilità della Regione serve ed è utile a fronte di impegni certi dell’azienda che salvaguardino la capacità produttiva dei nostri stabilimenti e le prospettive di futuro occupazionale, e della consapevolezza da parte del Governo della esigenza di percorsi di reindustrializzazione al Sud e in Campania.“ “Voglio sottolineare – ha aggiunto l’assessore Martusciello – il successo della linea scelta dal Consiglio Regionale della Campania, volta a promuovere un tavolo nazionale sulla questione Indesit: oggi l’azienda per la prima volta ha annunciato la possibilità di rivedere il piano che prevede drammatici tagli occupazionali. Venerdì prossimo, insieme con il Governo centrale e la Regione Marche, incontreremo l’azienda, esplorando congiuntamente la possibilità di negoziare per il ritiro del piano. Andremo avanti, in raccordo con il Governo, per mettere in campo tutte le azioni possibili affinché il nostro sistema produttivo non venga impoverito.”

 

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