“Quella del Ministro della Giustizia è una risposta gravissima. Una presa di posizione che smentisce tutti gli impegni assunti dal precedente ministro, Angelino Alfano, che più volte, sia in sede pubblica sia in diversi incontri con la rappresentanza parlamentare sannita
e con il presidente della Provincia sannita e il sindaco di Benevento, aveva assunto l’impegno formale di garantire una soluzione in grado di soddisfare le aspettative sia di Benevento che di Catanzaro, le due città indicate con diversi provvedimenti ad ospitare la sede meridionale della Scuola Superiore di Magistratura”. A dichiararlo è Costantino Boffa, parlamentare del Pd, in merito alle dichiarazioni del Guardasigilli Francesco Nitto Palma il quale, oggi, ha annunciato l’apertura della scuola di magistratura a Catanzaro e non più a Benevento. “In questo modo – prosegue il parlamentare sannita del Pd – si continua a pasticciare su un provvedimento nato male già in origine e gestito poi ancora peggio. Per quanto mi riguarda, appare evidente la necessità di mettere in piedi un’iniziativa immediata di tutte le istituzionali e le rappresentanze parlamentari locali. Mi aspetto anche una presa di posizione netta dei rappresentanti che sostengono questo governo”. Per Boffa, il Governo, assumendo oggi la decisione di realizzare la sede meridionale della Scuola di magistratura nella città di Catanzaro, “vuole infliggere una nuova mortificazione a un territorio già enormemente in difficoltà. Inoltre, bisogna pure domandarsi chi pagherà i costi che sono stati sostenuti, così come più volte è stato confermato e ribadito dalle istituzioni locali, per i lavori svolti presso il complesso della ex caserma Guidoni al fine di adeguare la struttura a sede della Scuola”, spiega il parlamentare del Pd. “E’ dunque necessaria una mobilitazione per tutelare le legittime aspettative del territorio sannita ad ospitare una delle sedi della Scuola Superiore di Magistratura – conclude Boffa – e per costringere il Governo a rispettare gli impegni formalmente assunti ed ora cancellati”.