CASERTA – Giulio Testore segretario provinciale della Fiadel annuncia battaglia sulla sospensione di una Rsa della Fiadel presso il cantiere Eco.car. di Caserta . “La vicenda – si legge in un una nota -sulla sospensione della RSA della FIADEL Carmine Petrillo, avrà serie conseguenze, con chi se ne è reso responsabile.

A prescindere che in Italia esiste il diritto alla satira e che il Petrillo sarebbe colpevole di aver condiviso sul proprio profilo facebook un immagine dove apparivano nei quattro assi delle carte francesi, tre responsabili, tra cui il direttore Sirio Vallarelli, immagine che a nostro parere, ma credo di qualsiasi lettore, non ha niente di offensivo e diffamante, va precisato che il tutto è avvenuto fuori dall’azienda, e che in nessun modo è coinvolta l’azienda, non vi sono immagini relative alla ECO.CAR, e se il Vallarelli si sentiva offeso poteva procedere ad una querela di parte, essendo un fatto privato, e non adoperando, in modo illegittimo un provvedimento aziendale tra l’altro non contemplato dalla Legge. Infatti va precisato che la Legge 300/1970 dello Stato Italiano, e Caserta sembra faccia parte dell’Italia (forse qualcuno non la pensa così), meglio nota come statuto dei lavoratori, all’art.7 formato di vari commi parla chiaro. In particolare il comma due dice testualmente“Il datore di lavoro non può adottare alcun procedimento disciplinare nei confronti del lavoratore senza avergli preventivamente contestato l’addebito e SENZA AVERLO SENTITO A SUA DIFESA” (e ciò non è avvenuto!). Inoltre la sospensione cautelativa si adotta per eventi molto gravi, che non sono immediatamente riscontrabili, avvenuti nell’azienda. Ebbene il fatto di aver taggato una foto è accertabile, e quindi bisogna attendere la convocazione, come prevede il comma 6 della legge 300/70 che dice“Salvo analoghe procedure previste dai contratti collettivi di lavoro e ferma restando la facoltà di adire l’autorità giudiziaria, il lavoratore al quale sia stata applicata una sanzione disciplinare può promuovere, nei venti giorni successivi, anche per mezzo dell’associazione sindacale alla quale sia iscritto ovvero conferisca mandato, la costituzione, tramite ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione, di un collegio di conciliazione ed arbitrato, composto da un rappresentante di ciascuna delle parti e da un terzo membro scelto di comune accordo o, in difetto di accordo, nominato dal direttore dell’ufficio del lavoro. La SANZIONE DISCIPLINARE resta sospesa fino alla pronuncia da parte del collegio” Noi abbiamo richiesto il collegio arbitrale e quindi il Vallarelli è palesemente in difetto. A questo poi si aggiunge che il Petrillo, giustamente, stamane si è recato con i Carabinieri sul luogo di lavoro al fine di aver dei testimoni ufficiali, alla sua sospensione. Ebbene, i carabinieri hanno trovato una discarica all’interno del cantiere ed altre deffaillances di cui vi daremo contezza prossimamente, e per questo, al fine di svolgere il proprio dovere hanno, su sollecitazione del nostro coordinatore provinciale per le ditte Private Elpidio Martucci, proceduto ad una serie di accertamenti, Ebbene da alcuni mesi è in atto una vera e propria politica antisindacale nei nostri confronti. Guarda caso, tutta una serie di cambi orari, cambi mansione, spostamenti, ha riguardato solo ed esclusivamente i nostri iscritti. Ovviamente ci siamo attivati anche per questo ed i responsabili di tale politica aziendale, tra poco ne dovranno dar conto davanti ad un giudice ricevendo una citazione per l’art.28 “politica antisindacale”. Se il Vallarelli si sentisse minacciato da qualche iscritto Fiadel, ce lo segnali subito, che ove riscontrassimo la verità dei fatti, prenderemo subito i provvedimenti del caso, con l’immediata espulsione di chi si rende colpevole. Infatti noi pretendiamo legalità e trasparenza dalle ditte, ma altrettanto dai nostri rappresentati, ritenendo che si possano chiedere i propri diritti, quando si è in regola con i propri doveri. Chiaro la partita è appena iniziata, ed anche i nostri iscritti hanno messo in conto che riceveranno, e molti hanno già ricevuto, una serie di pressioni ed altro. Nonostante ciò aumentiamo di giorno in giorno, e adesso non siamo un sindacato minoritario nell’azienda come qualche altra sigla sindacale ha voluto far credere, in quanto rappresentiamo circa un terzo dei 180 lavoratori presenti sul cantiere. Noi ci muoveremo sempre per la legalità e non ci spaventano minacce e prese di posizione. Denunceremo tutte le cose non legittime, che qualcuno per conto dell’azienda, credendosi caporale di giornata, porrà in essere. Saremo vigili 24 ore al giorno! In conclusione ribadiamo che la sospensione del rappresentante sindacale Petrillo è illegittima e quindi chiediamo all’azienda di revocarla immediatamente, in attesa del collegio arbitrale”.

 

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