“Chiuso per indignazione”. Dolce e Gabbana hanno deciso di tenere chiusi per tre giorni i loro negozi a Milano, in segno di protesta nei confronti del Comune di Milano e dell’assessore al Commercio, Franco D’Alfonso, che si era detto contrario alla assegnazione di nuovi spazi a coloro che non rispettano le regole ed evadono il fisco.

Domenico Dolce e Stefano Gabbana, condannati per omessa dichiarazione dei redditi in primo grado ad un anno e otto mesi e al pagamento di una provvisionale di 500 mila euro, ritenendosi oggetto delle dichiarazioni dell’assessore, hanno prontamente e pesantemente risposto via Twitter “Comune fai schifo”, dicendosi anche disposti a restituire l’ ‘Ambrogino d’Oro’ che proprio il Comune gli ha assegnato nel 2009. Ieri mattina poi la sorpresa per i migliaia di turisti e di milanesi che proprio nei giorni dei saldi affollano le vie del quadrilatero della moda. In via della Spiga, a due passi da Montenapoleone, cosi’ come negli altri negozi della celebre coppia, saracinesche abbassate e vetrine tappezzate di manifesti in cui si spiegano le ragioni della serrata e dell’indignazione.

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