CASERTA – E’ in corso, ormai da diverse settimane, la campagna di raccolte firme per la presentazione dei 12 quesiti referendari proposti dai Radicali. La legge n 352 del 25 maggio 1970, riguardante le norme sui referendum previsti dalla Costituzione, prevede che, entro tre mesi dalla prima vidima, vanno raccolte 500.000 firme, certificate e autenticate; visto i tempi stretti della raccolta e il numero consistente di firme da raccogliere, esistono diverse norme per agevolare la campagna referendaria ma ciò non succede a Caserta, dove la raccolta firme è ostacolata da diversi fattori.
Ad intervenire in merito è Luca Bove, Segretario dell’Associazione “Legalità & Trasparenza”- Radicali Caserta e componente del Comitato Nazionale di Radicali Italiani, che dichiara “ Lo scorso 19 Luglio abbiamo protocollato una formale richiesta al Sindaco Pio Del Gaudio, affinchè intervenga per modificare il regolamento comunale per il rilascio dell’autorizzazione dell’occupazione del suolo pubblico. La legge nazionale n 549 del 28 dicembre 1995 esonera il pagamento di qualsiasi tipo di tassa, per attività politiche, senza scopo di lucro ma il regolamento del comune di Caserta prevede il pagamento di una marca da bollo di 16 euro, per qualsiasi attività, compresa quella di raccolta firme.” Bove continua, “ inoltre la richiesta di occupazione, secondo il regolamento comunale di Caserta, va inoltrato una settimana prima. Ciò crea non pochi disagi nell’organizzazione di tavoli di raccolta firme nella città capoluogo della provincia di terra di Lavoro. Inoltre noi dell’Associazione Radicali Caserta siamo stati costretti ad annullare un tavolo di raccolta firme che era previsto per il pomeriggio di sabato 20 Luglio, inoltre ai tanti problemi che abbiamo avuto nei giorni scorsi per il rilascio dell’autorizzazione per svolgere il tavolo, non è stato possibile avere la disponibilità di autenticatori che ci garantissero la loro presenza al tavolo, infatti ricordiamo che le firme per presentare i referendum devono essere raccolte alla presenza di varie figure, come consiglieri comunali e, o provinciali. Siamo stati davvero dispiaciuti nell’annullamento del tavolo ma ci troviamo in una situazione dove davvero non esistono le condizioni di agibilità nello svolgimento della raccolta firme e insieme alla compagna Olga Corse, già candidata sindaco con la Lista Caserta No Caste, abbiamo deciso di intraprendere un’ iniziativa Non violenta e abbiamo iniziato dalle 24 di ieri uno sciopero della fame affinchè il sindaco di Caserta intervenga sia sul regolamento dell’occupazione del suolo pubblico che nel rendere pubblica una lista di consiglieri comunali e di impiegati comunali, anch’essi possibili autenticatori, disposti a svolgere il servizio di autentica.” Bove conclude: “ Nonostante questi problemi, continuiamo nella nostra campagna referendaria nel resto della provincia infatti domenica 21 Luglio terremo un tavolo di raccolta firme in piazza Nicola Amore a Roccamonfina e invitiamo tutti i cittadini interessati a continuare a firmare i nostri referendum negli uffici comunali.”