NAPOLI – Un gruppo di lavoratori dell’Astir S.p.A. ha proceduto all’occupazione degli uffici di Parco Comola Ricci a sostegno della richiesta di incontro ad horas contenuta nel documento qui allegato. I lavoratori intendono protestare contro l’ambiguo percorso che ha condotto alla dichiarazione di fallimento. Dopo la nota vicenda dell’EAV Bus, si ripete una vicenda oscura, che conduce alla dichiarazione di fallimento nonostante le diverse dichiarazioni dei responsabili regionali e dell’impresa, tutte tese a rassicurare i dipendenti della volontà espressa per il mantenimento dei livelli occupazionali.

 

I lavoratori insistono perchè la Curatela fallimentare e il Tribunale, non assuma alcuna decisione prima dell’esame del ricorso annunciato dall’azienda. L’eventuale sgombero forzato da parte delle forze dell’ordine su indicazione del Tribunale, assumerà inevitabilmente il segno ulteriore della macelleria sociale perpetrata contro i lavoratori.

 

 

ECCO IL TESTO DELLA MISSIVA INVIATA ALLE AUTORITA’

In riferimento al fallimento dell’azienda intervenuto il 17/07/2013, chiedono un incontro urgente per avere garanzie occupazionali più volte sbandierate dal socio unico Regione Campania nelle persone di Caldoro e dei due assessori Nappi e Romano. Tale richiesta è motivata dalle motivazioni addotte dal Tribunale Fallimentare di Napoli per la decisione di fallimento di Astir S.p.A.

Infatti è a conoscenza delle scriventi che dette motivazioni sono di fatto esclusivamente formali, in quanto relative alla mancata presentazione di documentazione in possesso della società, notizia che è trapelata dai quotidiani e non diramata ufficialmente dal Liquidatore alle organizzazioni sindacali presenti in azienda.

Se effettivamente fossero queste le motivazioni riscontrabili nella sentenza, saremmo di fronte ad un grave atto di irresponsabilità, che può compromettere il futuro che la Regione Campania ha dichiarato sin dalla Cig, facendosi garante del mantenimento di tutti i livelli occupazionali. Ricordiamo che non siamo in presenza di un’azienda con capitale privato, ma di una società in house e interamente partecipata della Regione Campania, che fin dalla sua costituzione ha osservato tutta la legislazione vigente in materia di pubblico impiego, a partire dalle assunzioni con bando di evidenza pubblica, atto alla stabilizzazione di L.S.U.

Dal 2003 infatti la Recam oggi Astir ha avuto come unico committente la Regione Campania, che usufruendo esclusivamente fondi pubblici, ha utilizzato Astir nel settore ambiente per le bonifiche sul territorio campano.
Pertanto ci chiediamo come è possibile che la società non abbia ancora proposto ricorso al Tribunale fallimentare di Napoli, e comunque chiediamo, che nelle more di tale ricorso, non venga presa alcuna decisione dalla Curatela fallimentare

Inoltre in questo quadro chiediamo un incontro urgente con il Presidente e con gli assessori al ramo che più volte si sono fatti garanti della piena occupazione di tutti i dipendenti, mediante il passaggio in Campania Ambiente e Servizi S.p.A.
Inoltre chiediamo che ci venga consegnata copia della sentenza di fallimento.

In attesa di Vs. positivi e urgentissimi riscontri, informiamo che rimarremo in presidio permanente presso gli uffici amministrativi dell’Astir S.p.A. In Parco Comola Ricci.

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