NAPOLI – «Sul tema dei beni confiscati il presidente Caldoro continua a non dare risposte serie e credibili» lo afferma il Presidente della Commissione Regionale Beni Confiscati Antonio Amato alla luce del question time presentato oggi in consiglio sulla mancata attuazione della specifica legge 7/2012, cui, per conto del Presidente della giunta, ha risposto l’assessore all’agricoltura Daniela Nugnes
«Alle specifiche questioni poste sulla mancata attivazione dell’osservatorio regionale, dell’ufficio preposto alle aziende confiscate e delle mancate premialità per progetti sviluppati sui beni confiscati, tutte previsioni normative contenute nella legge, la risposta di Caldoro è sostanzialmente un fumoso tentativo di rimandare tutto a non meglio chiariti tavoli e task force ministeriali. Ben vengano le interazioni con il governo nazionale» prosegue Amato «ma come facciamo a sederci con credibilità a un tavolo se poi non realizziamo le norme che noi stessi ci siamo dati? Solo nel settore dell’agricoltura, guidato proprio dall’assessore Nugnes, si è iniziato a prevedere premialità nei diversi bandi regionali e comunitari per i progetti realizzati sui terreni sottratti ai clan. Perché il resto della giunta non lo fa? E’ davvero necessario un esperto per promuovere la trasversalità delle politiche di sicurezza, come sembra prospettare Caldoro, o non basterebbe piuttosto seguire il dettame della normativa vigente? Hanno già stravolto le previsioni normative quando hanno emanato un bando di sostegno che non consentiva la partecipazione di quanti gestiscono direttamente beni confiscati» conclude il Presidente della Commissione «Non permetteremo che lo ripetano su temi fondamentali come l’osservatorio che è previsto a costo zero e ci permetterebbe di programmare le azioni da porre in essere sui beni confiscati, senza continuare a fare inutili interventi spot e ancora più dannose passerelle mediatiche. Così si mortifica solo un modello di eccellenza che, sul riutilizzo dei beni confiscati, si è sviluppato in questa regione»