”Io confido in un rinvio della decisione, ma se la Cassazione non si pronunciasse per un rinvio, potrebbe solamente annullare la sentenza, in ragione di precedenti pronunce, sempre su casi riguardanti Berlusconi, per fatti identici a quelli contenuti nella sentenza milanese. Se, però, dovesse esserci una conferma della condanna, non credo possa avere effetti sulla vita del governo”, dove ”le vere fibrillazioni riguardano il Pd”.
Lo afferma il presidente della commissione Giustizia del Senato, Francesco Nitto Palma, in un’intervista al Secolo XIX. In caso di condanna, ”ii Cavaliere sarebbe fuori dal Parlamento in virtù dell’interdizione dai pubblici uffici, ma rimarrebbe il leader del centrodestra. Per quello non è necessario ricoprire alcuna carica parlamentare”, dice Nitto Palma citando il ruolo di Beppe Grillo nell’M5S. ”Certo, una condanna produrrebbe una soluzione forzata, ma non eliminerebbe certo Berlusconi dal mondo politico”. L’ex ministro della Giustizia ribadisce la compattezza del Pdl sulla sua linea di sostegno al governo. ”Le persone che hanno le maggiori responsabilità all’interno del Pdl si muovono su questa linea. Piuttosto, Letta si guardi dal Pd. Il premier – dice – ha provato a superare la logica amico-nemico, mentre nel Pd c’è chi aspetta con ansia la condanna di Berlusconi”.