CASERTA– «Esprimo la mia solidarietà e il mio sostegno a Peppe Pagano, il fondatore della Nuova Cucina Organizzata, che da lunedì è in sciopero della fame e della sete per protestare contro lo smantellamento del sistema dei budget di salute in provincia di Caserta». Lo dichiara Luisa Bossa, deputata Pd, componente della commissione antimafia, che oggi ha parlato della vicenda in Aula a Montecitorio, nel corso della discussione di una sua interpellanza urgente al Governo.
«Ho potuto constatare personalmente – dice la deputata napoletana – l’impegno di decine di ragazzi e cooperative che in territori complessi come Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Sessa Aurunca, sono riusciti a valorizzare e restituire alla città tanti beni e terreni confiscati alla camorra. Con il lavoro delle persone svantaggiate coinvolte nei progetti terapeutici individualizzati previsti dai budget di salute, si sono realizzate esperienze straordinarie. Questi ragazzi hanno messo a repentaglio la loro incolumità, subendo più volte minacce e intimidazioni dalla criminalità organizzata. E’ assurdo che oggi siano le istituzioni, innanzitutto l’Asl, a compromettere quanto realizzato in anni di duro lavoro».
« Le cooperative – conclude l’on. Bossa – non sono pagate da oltre un anno, La Regione Campania continua a lasciare il sistema dei budget di salute in un limbo normativo che consente poi l’azione di smantellamento in atto. E’ necessario un atto deciso del Presidente della Giunta e del Consiglio Regionale per evitare che si faccia un favore alla camorra, costringendo queste cooperative a riconsegnare le chiavi dei beni confiscati che fino ad oggi hanno straordinariamente riutilizzato».