Riccardo de Lisi, l’uomo licenziato del dicembre scorso dal centro di formazione Cefop, che si e’ lanciato dal quinto piano dello stabile dove aveva lavorato, e’ morto nell’ospedale di Villa Sofia. Le sue condizioni erano apparse subito molto gravi.
De Lisi partecipava attivamente alle proteste insieme ai suoi colleghi chiedendo di riottenere il posto di lavoro. Un sit in permanente degli ex dipendenti Cefop si svolge davanti la sede di un altro assessorato quello alla Formazione, che si trova in un’altra zona della citta’ in viale Regione siciliana, per chiedere al governo siciliano risposte sul futuro occupazionale. Tra un mese, gli ex lavoratori del Cefop non percepiranno piu’ il sussidio di disoccupazione: il primo settembre, dopo 7 mesi, non avranno piu’ accesso al paracadute sociale. ”Era stato assunto nel 2005, lavorava come amministrativo – dice un ex dipendente del Cefop, che da giorni protesta davanti alla nuova sede dell’assessorato alla formazione – E’ il quinto suicidio dal 2011, quando siamo stati messi in casa integrazione, per la prima volta, ad oggi. Nessuno ci ascolta, ci ignorano tutti, siamo disperati”.