ACERRA – Replica del Sindaco di Acerra Raffaele Lettieri al Pd locale che aveva sollevato dubbi sull’iniziativa per incentivare la differenziata andata in scena nelle scorse settimane: «Ho per mia cultura politica scelto di praticare la strada della moderazione, tollerando sempre le critiche giuste o ingiuste che siano.

Ma non posso tollerare che si continui sistematicamente ad alimentare la pratica del sospetto, soprattutto da parte di chi, per l’opacità dei comportamenti, non ha certamente brillato per trasparenza: tante le questioni del passato che gridano ancora vendetta, così come il grido di dolore di tanti cittadini che aspettano di capire cosa fare per non perdere i loro soldi versati dentro i programmi delle cooperative rosse puntualmente fallite». «Il calore di questi giorni sta provocando dei profondi deficit di memoria in quella classe politica che, sistematicamente sconfitta, non è capace di esprimere nessun contenuto e nessuna proposta. Sono costretto a prendere atto, e con me la città, che il PD ha da subito rinnegato il suo candidato Sindaco e che è stato incapace di tenere in piedi l’alleanza elettorale di un anno fa. Probabilmente perché basta relazionarsi un po’ e, puntualmente, ci si accorge della pochezza del loro fare politica, insensibili ai problemi della gente comune se non del loro apparato residuale».

 

«Chi non ha ancora digerito di essere stato bocciato dagli elettori per l’ennesima volta, così come si capisce chiaramente dai toni rancorosi e dal livore personale utilizzati, si sta appassionando alle spese da me sostenute in campagna elettorale: io non ho da nascondere nulla, assegni e fatture sono nella immediata disponibilità di chi è deputato a fare i controlli».

«Aggiungo, proprio perché consapevole della linearità e della onestà dei miei rapporti con chi ha curato l’immagine della mia campagna elettorale, che io riconosco professionalità e meritocrazia, e cerco di utilizzare queste esperienze locali per far crescere questo tessuto di positive realtà: chi collabora direttamente o indirettamente con la Nato, Macdonald’s, Yamamay e Carpisa, BBC, Vulcano Buono, lo Zoo Marine, il Centro Campania, Radio Marte, RAI YoYo, non capisco perché non possa collaborare oggi con il Comune di Acerra. L’impedimento sarebbe l’aver curato la mia campagna elettorale»?

«Per questo, mentre il PD si divertiva a scrivere veline, con tali realtà abbiamo presentato 3 progetti alla Regione Campania per far rientrare Acerra nel circuito turistico regionale e per realizzare servizi alle donne che lavorano: ci sembravano più utili questi progetti, soprattutto per le donne, che una sterile interrogazione di un deputato del PD sul rispetto delle quote rosa.

Lo dico con un affetto antico che sconfina nella tenerezza e nella pena: la via che ha imboccato il PD è una deriva triste e biliosa. Ormai siamo nella psicologia. Oscillante tra il populismo e il giustizialismo. Atti di furbizia di chi è costretto a fare polemica per la paura di dover prendere atto di essere passato di moda».

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