CASERTA – “Sono soddisfatto del lavoro che sta mettendo in campo il ministro Bray per la Reggia di Caserta. L’incontro che abbiamo tenuto oggi è stato proficuo, il ministro Bray è un uomo che sa ascoltare ed ha dimostrato grande attenzione e disponibilità per Caserta”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo Consigliere regionale della Campania a margine dell’ incontro tenuto a Roma tra il ministro per i Beni e le Attività Culturali Massimo Bray e una delegazione del Partito Democratico casertano.
“Il ministro ci ha assicurato che “sarà garantita la valorizzazione della Reggia sotto tutti i punti di vista e saranno assicurati aspetti importanti come la valorizzazione e la sicurezza interna”. Questioni che stiamo denunciando da tempo e che speriamo ora vengano definitivamente risolte”. “Bray si è detto anche favorevole alla proposta di istituire una fondazione che si occupi della Reggia e di tutti gli altri monumenti borbonici. Un inedito itinerario culturale che dovrebbe comprendere tutte le residenze storiche del periodo borbonico tra Napoli e Caserta. Carditello inclusa, su cui il ministro ha dichiarato di voler intervenire per consentire la riacquisizione al patrimonio pubblico”. “Ne riparleremo a settembre quando il ministro tornerà a Caserta per fare il punto della situazione, intanto la nascita di una Soprintendenza speciale che comprenderà anche il museo napoletano di Capodimonte non deve essere la foglia di fico per perpetrare le vecchie pratiche”. “Il decreto legge, “Valore Cultura” predisposto dal ministro dei Beni culturali, si propone ambiziosamente di dare un segnale politico di svolta. Una svolta che può avvenire solo cambiando radicalmente le strategie di intervento e mettendo al bando definitivamente le incrostazioni della pubblica amministrazione che bloccano endemicamente ogni tentativo di rinnovamento delle pratiche di intervento”. “Intanto ci aspettiamo come cittadini e rappresentanti delle istituzioni che risorse inestimabili per i nostri territori come la Reggia Caserta e di Carditello o gli Scavi di Pompei vengano considerati un fondamentale volano di sviluppo per la nostra terra e non solo un peso economico da gestire come è accaduto fino e adesso”.