Dopo la manifestazione dello scorso 15 luglio tenutasi presso la sede del MIUR, il popolo del TFA (Tirocinio Formativo Attivo) torna in piazza per difendere e vedere riconosciuti i propri diritti e le proprie competenze.

Nella mattinata di giovedì 8 agosto, infatti, alle ore 12:00, i docenti abilitati tramite TFA ordinario, dando seguito anche alla risoluzione sul tema presentata in commissione dall’onorevole Marco Di Lello in data 31 luglio 2013, daranno vita a un nuovo un sit-in, stavolta davanti a Palazzo Montecitorio, per chiedere di essere ricevuti in audizione presso la VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, dove presentare ed esporre il testo di risoluzione attraverso il quale chiedere la legittimazione della posizione giuridica che è sempre spettata in passato a chi ha conseguito il titolo di abilitazione all’insegnamento tramite la frequenza di un percorso di formazione a numero chiuso.

Oggetto delle richieste, come si legge nel testo diffuso dal gruppo dei docenti in mobilitazione, e che nella scorsa manifestazione si sono scontrate anche con le risposte decisamente poco rassicuranti del Ministro Carrozza che aveva anticipato la mancata volontà politica di accogliere le istanze dei tieffini, restano: la riapertura e l’inserimento nella terza fascia delle Graduatorie ad esaurimento dei docenti abilitati tramite TFA ordinario, con punteggio pari a quello conferito negli anni precedenti agli abilitati SSIS; l’inserimento contestuale nella prima fascia delle Graduatorie d’Istituto, come da sempre conferito agli abilitati SSIS prima del decreto di riapertura del 2009 ovvero, nella seconda fascia delle stesse, come previsto dalle note e dai regolamenti ministeriali, da attuare entro il prossimo anno scolastico 2013-14, in modo da rendere effettivamente usufruibile da subito il titolo di abilitazione del TFA; la distinzione meritocratica tra i TFA ordinari e i PAS (Percorsi Abilitanti Speciali) perseguibile dal punto di vista legislativo mediante il conferimento del valore concorsuale alle prove selettive di accesso e attuabile tramite una distinzione di fascia o di graduatoria e non di semplice punteggio, poiché nonostante le possibili maggiorazioni molti abilitati PAS supererebbero inevitabilmente gran parte dei docenti abilitati con TFA senza; la continuazione dell’esperienza formativa e meritocratica mediante l’emanazione del bando di un secondo ciclo di TFA ordinario rivolto ai neo laureati, alla luce della loro recente esclusione dalla possibilità di inserimento nella terza fascia delle Graduatorie d’Istituto, a chi non gode di un’anzianità di servizio utile ai PAS e in particolar modo per quei candidati risultati idonei ma non vincenti alle prove del primo ciclo e per coloro che sono risultati vincenti in più classi di concorso di ambito diverso e che hanno dovuto rinunciare ad una di esse ai fini dell’abilitazione, per i quali chiediamo l’ammissione in sovrannumero.

 

Vincenzo Viglione

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