CASERTA – I gruppi consiliari di PD e PSI di Caserta salutano con soddisfazione la notizia del salvataggio di Settembre al Borgo, dopo il rischio che morisse per il pasticcio gestionale della Regione Campania, dell’Ente Provincia e del Comune di Caserta, e con la beffa aggiuntiva di vederne addirittura “acquisito” il logo da parte di privati cittadini (ma sarà poi possibile?).
“Questa è una vittoria che non ha colori, pur riconoscendone il merito a chi ha lavorato per la sua realizzazione in extremis, perché è solo il ristoro di quanto ormai da tempo radicato nel corpo della città, e che ha contribuito in maniera consistente a definirne il senso e l’identità.
L’importante è che il Settembre al Borgo viva, con il suo nome, con la sua immagine, con le sue caratteristiche consolidatesi nel corso dei decenni, tenendo desta l’attenzione su Casertavecchia e sui gioielli medioevali, garantendo agli imprenditori e agli abitanti dei colli tifatini quell’indotto e quelle opportunità che hanno conquistato negli anni.
Per questo riteniamo che l’edizione che si va a preparare debba continuare nel solco che ha arricchito la storia culturale della città di Caserta. Ci auguriamo pertanto che venga mantenuto e vivificato, nel programma che si sta approntando, lo spirito di sapiente intreccio di incontro, ricerca e sperimentazione delle arti teatrali, coreiche e musicali che ne hanno fatto punto di riferimento in campo nazionale, e non solo, per quarant’anni.
E chi dice che ciò non sarebbe popolare, preferendo facili concertini e paillettes magari facendo il verso agli stereotipi della nostra tradizione, ignora che la rappresentazione che di sé ha un popolo è direttamente proporzionale a quanto di bello e intelligente ha a propria disposizione. E questo è stato il Settembre: occasione di incontro tra città e cultura, con il Borgo ad accogliere nelle strade quanto usciva dalle accademie per vivificare lo spirito di una città, la nostra città. Non disperdiamo questa tradizione, non sciupiamo il bello!”