‘A metà settembre sarà pronta una prima proposta sul reddito di inserimento, prevista dal programma di governo, la cui mancanza ha spinto negli anni a creare dei ‘surrogati’ come le pensioni d’anzianità e la mobilità lunga”. Ad affermarlo è il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, in un’intervista all’Avvenire.

Per Giovannini ”serve uno strumento di contrasto alla povertà, da agganciare alla disponibilità a rimettersi sul mercato del lavoro”. Quanto al decreto lavoro e ai bonus previsti per le aziende che assumono, il ministro fa sapere che se ”il ‘tiraggio’ degli incentivi sarà elevato, potremo vedere con le regioni di destinare a questo scopo anche alcuni fondi strutturali 2014/20 della Ue”. L’esponente del governo interviene anche sulla questione esodati: ”A settembre contiamo di fare un ulteriore intervento per 20-30mila soggetti che, dopo i 135mila già salvaguardati in tre tranches dal ministro Fornero, dovrebbero grosso modo esaurire la platea”. Sulle pensioni Giovannini fa notare che ”per avere un effetto di cassa, più che sulle pensioni d’oro, che sono molto poche, andrebbe fissata un’asticella per quelle ‘d’argento”’. Per il ministro ”ridurre le tasse è qualcosa che va fatto”, ma ”bisogna discutere sul mix più idoneo”. A riguardo evidenzia che l’Imu ”ha un valore simbolico, ma anche economico”. Comunque per Giovannini ”la priorità è la riduzione del costo del lavoro”. Inoltre, secondo il ministro, frenare ora il governo ”sarebbe un peccato”.

 

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