Se la grazia il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ”non riesce a concederla” allora ”rimetta tutto nelle mani del popolo”. Ad affermarlo è la deputata del Pdl Daniela Santanchè, in un’intervista al Corriere della Sera dove precisa: ”Sto immaginando una cosa semplice”, ovvero ”sciogliere subito le Camere e chiedere agli italiani di esprimere un giudizio su Berlusconi, mentre Berlusconi è ancora un uomo libero”. Insomma per l’esponente del Pdl ”non è Berlusconi che deve trovare una soluzione, è il presidente della Repubblica”.

Mentre Santanchè torna a giudicare ”gravissimo” ciò ”che è accaduto intorno e dentro al tribunale della Cassazione”. Quanto all’atteggiamento del leader del Pd, Guglielmo Epifani, chiarisce: ”può dire ciò che vuole contro Berlusconi, è legittimo che lo faccia. Poi, però, dev’essere conseguenziale”. Invece, si domanda, come mai ”continuano comunque a restare aggrappati al concetto di ‘larghe intese’?”. Passando al Pdl, Santanchè assicura: ”Tutti sanno che da soli non esistono”, ”che l’unico leader” è Berlusconi. Incalzata su Marina, risponde: ”Toccasse a lei, sarei felicissima” e ”a quel punto, saremmo dentro una dinastia dal sapore americano”. La parlamentare interviene anche sulla questione Imu, non nascondendo che sulla vicenda ”il governo rischia”: è ”chiaro che noi, su questo argomento, non arretriamo di un centimetro”.

 

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