NAPOLI – Perquisizioni sono state eseguite a Napoli da personale della Dogana e della Capitaneria di Porto nell’ambito di una indagine sulla presunta consegna a militari della stessa Capitaneria di buoni benzina da parte di una società attiva nel settore dei rifornimenti alle motonavi.

Nei provvedimenti il pm Henry John Woodcock ipotizza il reato di corruzione anche in considerazione del ruolo di controllo esercitato dalla Capitaneria rispetto alle societa’ che operano nello scalo napoletano. L’indagine rappresenta una ”tranche” dell’inchiesta che il 2 agosto scorso portò a perquisizioni presso gli uffici napoletani della Q8 e della Sarda Bunker per presunte irregolarita’ nei rifornimenti alle motonavi. I buoni benzina sarebbero stati consegnati, secondo l’ipotesi accusatoria, da dirigenti e impiegati della Sarda Bunker, quattro dei quali risultano indagati per concorso in corruzione. Gli investigatori, a quanto si è appreso, avrebbero anche filmato in alcuni casi la consegna dei buoni benzina. Si tratterebbe, secondo gli accertamenti degli inquirenti, di una attività sistematica e non occasionale. L’inchiesta del pm Woodcock mira a stabilire anche l’eventualità che il reato ipotizzato possa essere non la corruzione ma la concussione da parte dei pubblici ufficiali. Le perquisizioni sono state eseguite oggi presso le abitazioni e gli uffici di dirigenti e impiegati della Sarda Bunker.

 

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