Il premier Enrico Letta ribadisce che sull’Imu si trovera’ ”una soluzione” entro il 31 agosto. Ma l’altola’ del presidente del consiglio (”se cade il governo, la tassa sulla casa si paghera”’) non fa abbassare la guardia del Pdl. Il partito di Silvio Berlusconi pretende al piu’ presto una cabina di regia e indica i 6 miliardi di maggiori entrate fiscali, evidenziati oggi da Bankitalia, come prova dell’esistenza dei 4 miliardi per abolire l’Imu.
Ma anche il Pd tiene alta la guardia e rilancia la richiesta del Pdl di un incontro tra governo e maggioranza per mettere ordine nelle priorita’ degli interventi economici. Dopo le proposte indicate dal ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, la ricerca di una via di uscita sul nodo dell’Imu prosegue a livello di sherpa e, spiegano fonti di governo, una soluzione non e’ lontana. Ma il timore del Pdl, come incalza Maurizio Gasparri, e’ che si arrivi ad una rimodulazione che ”nasconde imbrogli o trucchi” che il Pdl non potra’ mai accettare. E cosi’ in vista del consiglio dei ministri che approvera’ la riforma – il 23 dovrebbe esserci un esame preliminare per arrivare al via libera nel cdm di fine mese -, chiede di vedere le carte. ”Saccomanni – incalza il capogruppo Renato Brunetta, da tempo in polemica con il titolare del Tesoro – anziche’ fare proposte e dossier, dovrebbe semplicemente convocare la cabina di regia”. Al Pdl non bastano le rassicurazioni del premier anche perche’ tra i ministri le posizioni sono diverse. Graziano Del Rio ricorda che Letta ”non ha mai parlato di abolizione, bensi’ ha evocato una revisione complessiva della tassazione immobiliare” mentre il collega Giampiero D’Alia e’ convinto che la tassa ”vada eliminata”. Una soluzione ”concreta ed efficace”, ne e’ convinto anche il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta, e’ la service tax ed una maggiore autonomia fiscale per i comuni. Il premier per ora non si sbilancia e, a quanto si apprende, si confrontera’, quando i tempi saranno maturi, con la maggioranza. D’altra parte anche il Pd, per voce di Cesare Damiano, chiede la convocazione della cabina di regia che ”metta sul tavolo il complesso delle riforme nel breve periodo: non solo l’Imu, ma anche il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga e le correzioni alla riforma delle pensioni targata Fornero”. E il bersaniano Antonio Misiani avverte il Pdl che ”giocare a chi la spara piu’ grossa e’ un esercizio pericoloso per chi lo pratica ma, soprattutto, per il Paese”. Ma per Beppe Grillo il braccio di ferro dentro la maggioranza altro non e’ che ”una stucchevole e offensiva farsa”.