La scelta effettuata dalla Regione Campania, nell’ambito degli strumenti di incentivazione del lavoro regolare, di diffondere il ricorso al lavoro accessorio, ha prodotto risultati molto significativi. In circa 3 anni, il lavoro accessorio ha registrato una crescita percentuale del 655%.
La performance della Campania, in un contesto che ha visto in tutta Italia crescere sensibilmente il ricorso al lavoro accessorio, è tra le migliori a livello nazionale. In termini assoluti, la Campania è passata da 109.701 voucher ad ottobre 2010 ad 829.192 nel gennaio 2013. Il risultato conferma un trend positivo nel quale, anche nelle forme di lavoro meno strutturate e stabili, l’utilizzo di contratti legali e regolari comincia a divenire regola. Il lavoro accessorio, sul cui utilizzo la Regione ha condiviso in accordo con le parti sociali, prevede, per tutte le prestazioni occasionali (non superiori ai 30 giorni l’anno), la possibilità di pagare il lavoratore direttamente con un voucher comprensivo non solo del compenso del dipendente ma anche della quota contributiva. “La Campania – sottolinea l’assessore al Lavoro Severino Nappi – si conferma palestra delle sane politiche del lavoro e dell’occupazione. “Questo strumento, frutto dell’azione condivisa con le parti sociali e dell’impegno delle Iistituzioni, pur non rappresentando una risposta stabile alle esigenze di impiego, è comunque una utile via per garantire, anche nell’ambito dei rapporti non duraturi, diritti e tutela per i lavoratori, che escono dal , maturano contributi e sono tutelati contro gli infortuni”, conclude Nappi.