La tensione nell’emiciclo e’ sotto controllo ma palpabile e affiora spesso. La questione di cui si parla e’ il disegno di legge per la conversione del decreto contro il femminicidio ma e’ la polemica sulla convocazione agostana dell’Aula a tenere banco. Laura Boldrini chiarisce in premessa di aver dato corso a “un atto dovuto” e poi riprende la parola, quasi per fatto personale, quando il leghista Molteni la accusa di “protagonismo”.

“Giusto per essere chiari – scandisce la presidente della Camera – la mia comunicazione era legittima e non credo sia stato un gesto di ‘protagonsimo’ ne’ di vanto ma un fatto”. Boldrini ricorda che nel suo post che accennava alla riunione di oggi “avevo anche scritto che il nostro Parlamento ha vacanze molto piu’ brevi altri di altri Paesi europei. Un dato di interesse per gli italiani, anche nel tentativo – sottolinea – di avvicinare i nostri concittadini all’istituzione Camera”. “Non c’e’ stato nulla di eccessivo in questa comiunicazione”, rivendica dunque Boldrini.

 

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