Nulla di fatto. L’incontro tra Enrico Letta e Angelino Alfano non e’ servito a trovare una via d’uscita all’impasse sul voto in Senato sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Nel colloquio, due ore dalle 19 alle 21, il confronto e’ stato duro. Alfano ha chiarito che “non condivide” che il partito democratico non consideri la logica della non decadenza di Berlusconi per l’irretroattivita’ della legge Severino.
E ha avvertito che sara’ impossibile per il Pdl restare in una coalizione in cui l’altro socio di maggioranza fa decadere il suo leader per un atteggiamento pregiudiziale. La richiesta, ribadita, e’ di un approfondimento e e che si tenga conto del parere di illustri giuristi che esprimono dubbi sulla retroattivita’ della norma Severino Altrettanto irremovibile Letta. Il premier considera “inaccettabile” che si sovrappongano due livelli differenti: da un lato l’azione di governo e dall’altro una questione che attiene al Senato e che deve trovare una soluzione in termini giuridici e non politici. Tutto questo, quando invece il governo potrebbe trovare un punto di sintesi sull’Imu e sull’Iva, due nodi centrali per il Pdl. Gia’ al cdm del 28 agosto potrebbero esservi soluzioni positive, e’ stato riferito.