AVERSA – E’ stata Claudia Angelucci con “L’attimo dell’abbandono” ad aggiudicarsi la settima edizione del Premio Bianca d’Aponte-Città di Aversa. Per la giovane cantautrice romana è stato un coro di consensi unanime da parte di tutti i giurati. A Rebi Rivale con “Se poi rimane” è andato il premio della critica. La Angelucci ha vinto anche il premio come miglior testo, mentre la Rivale quello per la miglior composizione. Chiara Vidonis si è aggiudicata il riconoscimento per la migliore interpretazione.

Ma al di là del risultato della kermesse la due giorni promossa e organizzata in ogni minimo dettaglio da Gaetano D’Aponte è stata un vero e proprio successo. Due serate di grande musica, con artisti di livello nazionale giunti ad Aversa solo per dire con orgoglio “sono un amico del premi d’Aponte e voglio esibirmi sul palco del teatro Cimarosa per Bianca”. Instancabile il direttore artistico Fausto Mesolella che nella serata finale ha messo la sua chitarra al servizio di tutti gli ospiti dal duetto con Mariella Nava e Rossana Casale fino all’esibizione totalmente improvvisata con la madrina dell’edizione Cristina Donà. Ma sul palco sono saliti anche Mauro Ermanno Giovanardi, Fausta Vetere e Tricarico, a cui le dieci ragazze hanno reso omaggio ad inizio seconda serata cantando in corto “Tricolore”. Non poteva mancare, inoltre, la vincitrice della sesta edizione Laura Campisi che, come di consueto, ha aperto il premio, condotto da Sandro Petrone e Roberta Balzotti, con la sa “Cuore Fisarmonica” . Due serate uniche, emozionanti che confermano l’importanza del premio D’Aponte nel panorama musicale italiano. Quel panorama che lontano dalle televisioni e dai talent show vuole contribuire al rilancio della musica d’autore italiana, soprattutto al femminile. Un percorso lungo, un continuo crescendo in queste sette edizioni. Un piccolo patrimonio per la città di Aversa che non deve essere disperso.  Arrivederci all’anno prossimo, come ribadito dal palco da Gaetano d’Aponte e per dirla con le parole di Fausto Mesolella: “Speriamo che la prossima edizione sia peggiore di questa”.

 

 

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