SAN FELICE A CANCELLO – Il Comune di San Felice a Cancello in relazione all’articolo del 26 agosto 2013 pubblicato sulla testata giornalistica Cronache di Caserta, chiarisce che la Regione Campania ha rimodulato gli ambiti territoriali per cui è cessato il vecchio Ambito C1 costituito da 12 Comuni ed è stato istituito dalla Regione l’Ambito Territoriale C2 di cui fanno parte i Comuni di Maddaloni, San Felice a Cancello, Arienzo , Santa Maria a Vico, Valle di Maddaloni e Cervino.

 

Dinanzi alla rimodulazione degli ambiti, prima ancora di adottare  il Piano di Zona è necessario avviare la procedura di costituzione dell’ambito stesso così come individuato dalla  Regione in sei Comuni procedendo pertanto ai seguenti preliminari, necessari e dovuti adempimenti : individuazione Comune capofila; scelta forma associativa, accreditamento al sistema informativo sociale finalizzato all’inserimento del Piano di Zona. Dunque l’adozione del Piano di Zona è l’ultimo degli atti.

 

Ad oggi il Comune di Maddaloni, in qualità di Comune Capofila del vecchio ambito C1,  nonostante invitato più volte dal Sindaco alla convocazione del Coordinamento istituzionale al fine di avviare le predette procedure nel rispetto della legge e favorendo la massima concertazione e trasparenza nei rapporti tra i Comuni che costituiscono il Nuovo Ambito, così come chiarito e specificato dal Dirigente Regionale A. Oddati  a seguito di nota inoltrata dal Comune di San Felice a Cancello in cui si evidenziavano procedure poco chiare e trasparenti messe in atto dal Comune di Maddaloni a riguardo.

Il Comune di San Felice a Cancello è ancora in attesa di convocazione da parte del Sindaco del Comune di Maddaloni così come ancora attende copia di atti richiesti formalmente ed indispensabili per la corretta costituzione e regolamentazione giuridica dell’ambito territoriale  che andrà a presentare e gestire il piano di Zona.

Condizione e preoccupazione  imprescindibile per un Sindaco trattandosi di Fondi pubblici destinati a servizi  delicatissimi quali i servizi sociali che non può prescindere nella maniera più assoluta dal costruire il nuovo ambito nel pieno rispetto della legge.

Pertanto l’espressione il “ Comune di San Felice a Cancello non aderisce al coordinamento in quanto riteneva di ricoprire il ruolo di Comune Capofila “ sono evidentemente frutto della fantasia  di chi probabilmente vuole generare confusione sull’argomento nei cittadini dei comuni appartenenti all’ambito e/o giustificare proprie esclusive responsabilità che potrebbero derivare dalla mancata costituzione dell’ambito e dalla perdita dei benefici e dunque  incidere sul funzionamento dei servizi sociali.

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