SAN CIPRIANO – E’ stata calendarizzata la legge regionale per i budget di salute. La protesta di Peppe Pagano e degli altri cooperanti del terzo settore è quindi riuscita a far cadere la prima pietra di quel muro di indifferenza che rischia di far naufragare una delle eccellenze della sanità casertana.
Giovedì, quindi, il consiglio regionale della Campania si occuperà della questione e indipendentemente dall’esito della discussione per i rappresentanti del terzo settore è stato raggiunto un primo parziale obiettivo perché adesso sarà la Regione a doversi assumere delle responsabilità ben precise. Dall’andamento del consiglio regionale potrebbe dipendere il prosieguo di queste straordinarie esperienze che, nel corso degli anni, hanno permesso di far vivere una esistenza normale a tante persone a cui la società aveva riservato un triste destino. “Sono soddisfatto – ha commentato Peppe Pagano che nel frattempo ha deciso di sospendere lo sciopero della sete- perché così è venuto a cadere quell’oblio che stava per portare noi del terzo settore a consegnare le chiavi e metter fine alle nostre straordinarie esperienze”. Ricordiamo che l’Asl Caserta da oltre un anno non paga le cooperative e i cogestori dei budget di salute. Un ritardo che sta mettendo a dura prova molte strutture che, tra l’altro, operano nei beni confiscati alla criminalità organizzata. Contro questo assurdo comportamento la società civile si è mobilitata e partendo dallo sciopero della fame e della sete di Peppe Pagano si è arrivati ad uno sciopero della fame generalizzato. Una sorta di staffetta in difesa dei budget di salute che sono, a tutti gli effetti, un bene comune di Terra di Lavoro.