Vairano o Teano? Dove avvenne veramente lo storico incontro del 26 ottobre 1860 tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II? Giuseppe Monsagrati, professore di storia del Risorgimento all’Universita’ di Roma ”La Sapienza”, autore della voce Teano dell’enciclopedia online della Treccani (www.treccani.it), ritiene che quell’incontro a cavallo si verifico’ nel comune di Vairano Patenora, in provincia di Caserta: qui effettivamente Garibaldi saluto’ il sovrano come re d’Italia e di fatto avvenne il passaggio dei poteri nelle regioni meridionali dalle autorita’ garibaldine a quelle piemontesi dopo il successo della spedizione dei Mille.

La precisazione del luogo di uno degli episodi di maggiore valore simbolico della storia del Risorgimento sara’ annunciata mercoledi’ 26 ottobre a Roma, alle ore 11.30, nella Sala Igea di Palazzo Mattei di Paganica (piazza della Enciclopedia Italiana 4) dall’Istituto Treccani, che ha organizzato una conferenza stampa sul tema a cui parteciperanno lo stesso Monsagrati e Giuliano Amato, presidente dell’Istituto della Enciclopedia Italiana. L’incontro cosiddetto di Teano e’ passato alla storia con questo nome proprio perche’ la cittadina campana e’ stata a lungo considerata come il comune nel cui territorio Vittorio Emanuele e Garibaldi ebbero il leggendario colloquio. Come sottolinea Giuseppe Monsagrati, ”la notizia, accolta dalle cronache del tempo e passata poi in molti manuali di storia, in assenza di una relazione ufficiale delle autorita’ militari, e’ stata in seguito messa fortemente in dubbio dagli storici sulla base di testimonianze di alcuni dei personaggi che assistettero all’evento e che indicarono come punto dell’incontro il quadrivio di Taverna della Catena nel comune di Vairano Patenora, essendo peraltro vero che a Teano i due protagonisti si dettero il saluto di commiato, dopo aver cavalcato affiancati sin li”’. ”Tale tesi – sottolinea ancora Monsagrati – espressa nel 1909 da un generale (G. Del Bono) dell’Ufficio storico dello Stato Maggiore Esercito, benche’ contestata nel 1911 da uno studioso locale (V. Boragine) col sostegno di un altro ufficiale dello Stato Maggiore, e’ oggi ritenuta la piu’ fondata e ha in questi ultimi anni ricevuto il conforto di ulteriori e bene documentate ricerche”.

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