GIUGLIANO – La comunità campana si mobilita contro l’inceneritore di Giugliano. Almeno 300 persone, questa sera, si sono radunate in piazza Matteotti per una lunghissima assemblea popolare in cui sono state gettate le basi per costruire l’opposizione popolare all’impianto che, nelle intenzioni della classe dirigente, dovrà sorgere in località Ponte Riccio per bruciare i milioni di eco balle accatastati a Taverna del Re.

 

Decine e decine gli interventi che, pur nelle varie differenze di posizione, hanno evidenziato la volontà di opporsi ad un progetto che rischia di affossare, definitivamente, le popolazioni di un territorio già martoriato da decenni di sversamenti illeciti di rifiuti che hanno avvelenato l’ambiente e costretto la popolazione a convivere con tassi di mortalità per cancro superiori alla media.

 

Tanti i volti noti visti in piazza a cominciare da padre Alex Zanotelli che ha esortato la popolazione a resistere contro un progetto folle.  Il padre comboniano, icona dei movimenti popolari, ha voluto essere presente per testimoniare il suo impegno in difesa dell’ambiente in continuità con quanto già fatto in occasione dei blocchi a Taverna del Re.

“Dobbiamo opporci con ogni mezzo – ha detto l’ex sindaco di Marano Mauro Bertini – a questo progetto che servirà solo agli affari della camorra. Nel 1998 noi sindaci riuscimmo a bloccare lo stesso tentativo e oggi, per interessi economici, ci ritroviamo a dover combattere con gli stessi interessi di allora. Dobbiamo lottare con ogni mezzo fino a quando il progetto non sarà ritirato e se ciò non dovesse accadere le autorità dovranno capire che la lotta no tav è uno scherzo rispetto a quella che metteremo in campo noi”.

A Giugliano sono arrivati militanti da ogni parte della Campania. Marcianise, Castel Volturno, Terzigno, Chiiano, Marano, Mugnano, Quarto, Capua. “Il gassificatore di Capua – ha detto Teo del movimento casertano – è l’inceneritore della provincia di Caserta per cui dobbiamo lottare uniti a cominciare dal 20 quando il ministro Orlando sarà a Caserta”. C’erano poi gli studenti di Aversa, il comitato dell’agro aversano contro l’inceneritore, gli esponenti del movimento di Bagnoli che hanno ricordato le responsabilità di una classe politica “che ha finto per 20 anni di bonificare un quartiere e che oggi deve essere inchiodata alle proprie responsabilità”.

In piazza anche il comitato Cassintegrati Fiat con Mimmo Mignano che ha invitato tutti a partecipare alla Notte Rossa del 27 fuori ai cancelli della Fiat perché lo sfruttamento del lavoro e dell’ambiente sono due facce di una stessa medaglia.

L’assemblea si  è chiusa con la nascita di un Comitato No Inceneritore di Giugliano e l’annuncio di una nuova assemblea per fissare scadenze incisive.

Angelo Golia

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