Montagne di amianto a pochi passi dai campi coltivati e non lontano dalle abitazioni. Per assistere all’ennesimo film dell’orrore sulla devastazione ambientale basta recarsi su terreno al confine tra Cesa e Sant’Arpino, che si è trasformato in una vera e propria discarica a cielo aperto di rifiuti tossici e pericolosi. Il fondo si trova ai lati di una strada interpoderale che si imbocca all’altezza dell’incrocio tra via Piave e via Berlinguer a Cesa e conduce a Sant’Arpino.

Decine di lastre di amianto, sostanza altamente cancerogena, sono state sversate a più riprese senza che nessuno finora sia corso ai ripari per evitare che l’area diventi l’ennesima bomba ecologica di Terra dei Fuochi. Eppure molti cittadini, in primis i proprietari dei terreni adiacenti, hanno segnalato agli organi competenti la presenza di rifiuti nocivi lo scorso maggio. Ma a distanza di 4 mesi nulla si è mosso.

E come al solito le istituzioni hanno fatto orecchie da mercante. Con le nostre telecamere ci siamo recati sul posto proseguendo il viaggio di Campania Notizie nella Terra dei Fuochi. Anche stavolta ci ha accompagnato Enzo Tosti del Coordinamento Comitati Fuochi. La speranza è sempre la stessa: quella che le autorità preposte facciano finalmente il proprio dovere e adottino misure concrete per tutelare e bonificare il territorio.

Mario De Michele

 

IL VIDEO DELLO SCEMPIO

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