Concussione e voto di scambio. Con queste pesantissime accuse è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Salerno il consigliere regionale Pdl ed ex sindaco di Pagani Alberico Gambino. In manette sono finite altre 6 persone, tra cui 2 esponenti del clan Fezza-D’Auria-Petrosino, attivo nell’agro nocerino.

L’accusa e’ di concussione in concorso, nonche’ associazione a delinquere finalizzata allo scambio elettorale politico-mafioso, reati tutti aggravati dall’agevolare gli scopi del clan. Arresto anche per il presidente e vice presidente della squadra di calcio locale. Le indagini, coordinate dalla procura di Salerno diretta da Franco Roberti, hanno permesso di accertare l’esistenza di un ‘cartello’ criminale costituito da elementi di vertice del clan, imprenditori e politici a livello regionale che hanno gestito appalti e controllato le attivita’ economiche di Pagani e dei comuni limitrofi. Alle 10.30,al comando provinciale dei carabinieri di Salerno, dettagli dell’operazione con una conferenza stampa con Roberto Gambino era stato reintegrato in aula il 19 maggio scorso dopo più di un anno di sospensione, un purgatorio inflitto per una condanna in appello a un anno e cinque mesi per peculato, con l’accusa di aver utilizzato 118 volte la carta di credito del comune di Pagani (Salerno), di cui all’epoca era sindaco, senza essere riuscito a dimostrare le finalità istituzionali di quasi 22mila euro di spese sostenute. Sentenza annullata dalla Cassazione che lo scorso 7 luglio ha accolto i ricorsi degli avvocati Michele Tedesco e Franco Coppi, ravvisavano un difetto di motivazione nel provvedimento della Corte d’Appello di Salerno. La Suprema Corte ha rinviato gli atti alla Corte di Appello di Napoli, che dovrà celebrare da capo il secondo grado di giudizio. La decisione consente a Gambino di conservare lo scranno in Regione. In caso di condanna definitiva, infatti, sarebbe scattata l’interdizione dai pubblici uffici. A dare il via libera al reintegro di Gambino era stata la presidenza del consiglio dei ministri aveva dato ufficialmente il via al reintegro di Alberico Gambino in consiglio regionale. Un decreto a firma del premier Berlusconi inviato al Presidente del Consiglio Regionale Paolo Romano ed al Presidente della Giunta Regionale Stefano Caldoro aveva determinato al 27 febbraio 2011 la fine del provvedimento di sospensione ed invitato chi di competenza a mettere in atto tutti gli atti amministrativi affinchè Gambino sieda, ufficialmente, in consiglio regionale. Gambino era stato eletto al consiglio regionale con quasi 30mila voti. (ore 7.50)

 

Mario De Michele

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