“Tutti i cittadini hanno diritto a ricevere cure palliative ma nella nostra regione non tutti i cittadini possono accedervi per mancanza di posti e per l’applicazione di aberranti protocolli burocratici. In questo modo ai malati terminali vengono inflitte ulteriori sofferenze ”
Lo hanno dichiarato i consiglieri regionali del Pd, Nicola Caputo (Presidente commissione Trasparenza) e Anna Petrone (vicepresidente Commissione Sanità) a margine della visita all’’Hospice “Nicola Falde” di Santa Maria Capua Vetere, una struttura convenzionata che offre cure palliative e terapie del dolore a chi è ammalato terminale. Ad accogliere i consiglieri il direttore della struttura dott. Gianluigi Zeppetella.
“Per le cure palliative ci sono solo 46 posti in tutta la regione – spiegano i consiglieri regionali – con il paradosso che, presidi di eccellenza come l’Hospice di Santa Maria Capua Vetere (20 posti di cui 11 in convenzione) non possono accogliere pazienti provenienti da altre province. Dunque, aumentano le richieste di ricovero in strutture specializzate capaci di accompagnare dignitosamente i pazienti terminali ma mancano i posti letto”.
“L’aumento di patologie tumorali in Campania dovute alla gravissima situazione ambientale è ormai un dato di fatto ma non c’è ancora un registro dei tumori che possa certificarlo tecnicamente, permettendo che si continui a giocare sulle cifre e sulla sofferenza, alimentando, in alcuni casi, anche autorevoli, fenomeni negazionisti”
“Intanto – continuano Caputo e Petrone – la legge 38 del 2010 sancisce che tutti i cittadini hanno diritto a cure adeguate e palliative favorendo l’istituzione degli hospice che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità di vita di ammalati affetti da gravi patologie evolutive in fase avanzata come quelle oncologiche, assicurando ad essi e alle loro famiglie un’assistenza continua e globale ma soprattutto il rispetto e la dignità della persona sofferente”.
“Nelle prossime settimane – annunciano Caputo e Petrone – visiteremo il centro di Solofra gestito dall’Asl per poi trarre le dovute conclusioni. Intanto metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per correggere questa difficile situazione. Ripresenteremo – continuano i consiglieri regionali – la proposta di legge per l’istituzione di un Registro Tumori in Campania. In una situazione come quella campana l’istituzione di questo strumento non è più procrastinabile”.