PIEDIMONTE MATESE -“ Non solo siamo vicini alla lotta contro la soppressione delle sezioni distaccate del tribunale, tra cui quella di Piedimonte Matese, ma abbiamo contestato al presidente del tribunale di non aver rappresentato al ministero della Giustizia che l’edilizia di S.Maria Capua Vetere non consente l’accorpamento delle sezioni distaccate”.

Così l’avvocato Carlo Grillo, consigliere-tesoriere dell’ordine degli avvocati della provincia di Caserta ha ribadito le posizioni del massimo organismo di rappresenta forense nel corso della seduta del consiglio generale della comunità montana con all’ordine del giorno la battaglia ormai per il “ritorno” delle sezioni distaccate ora confluite tra S.Maria Capua Vetere e Caserta in considerazione che i fascicoli e prima ancora gli arredi sono stati traslocati nella struttura sammaritana. Verso quest’ultima sono tante le critiche ed i veri e propri rilievi circa la idoneità della struttura “condominiale” che ha accorpato le funzioni giudiziarie nel suo complesso . “Non vi è che da rilevare che l’effetto degli atti impugnati sarà- dice la nota degli avvocati matesini che è parte integrante della delibera approvata dall’assemblea intercomunale matesina- anche quello di determinare un sostanziale blocco ed ingestibilità del servizio giudiziario con un grave danno per i cittadini di tutta l’area casertana. Va rimarcato il dato contraddittorio per il quale da un lato si lamenta l’assenza di locali disponibili presso la sede centrale per raccogliere le ulteriori istanze di accorpamento provenienti dalle sezioni distaccate per poi imporre l’anticipato accorpamento della sezione di piedimonte . si consideri oltretutto la non idoneità della struttura edilizia accorpante non solo sotto il profilo delle superfici da poter sfruttare ma soprattutto sotto il profilo urbanistico( si utilizzerebbero mansarde ed ambienti sotto scala privi di requisiti di legge) inoltre a fronte di una struttura di proprietà comunale quella dove è ubicata la sezione di Piedimonte, personale e fascicoli, e quindi la trattazione dei fascicoli, viene trasferita in una struttura di proprietà privata non idonea sia per capienza che carenza di requisiti di agibilità per la quale lo stato paga esosi canoni di locazione” hanno scritto gli avvocati matesini ai sindaci ed al alcuni parlamentari.

 

Michele Martuscelli

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