A seguito del sequestro di un terreno in Trentola Ducenta, adibito a coltivazioni agricole e sul quale si lavorava fino al giorno prima, in cui le analisi chimiche e merceologiche avevano evidenziato una contaminazione da metalli pesanti in percentuali preoccupanti, Speranza per Caserta il 5 novembre 2012 presentò una interrogazione per chiedere al Sindaco Del Gaudio, massima Autorità sanitaria e difensore della salute dei propri cittadini, di attivarsi per intensificare ogni forma di monitoraggio e controllo della filiera alimentare e di amplificare al massimo il controllo dei terreni di coltivazione e delle fonti di inquinamento, attraverso un’azione congiunta con i Sindaci dei Comuni della provincia di Caserta, interessati al fenomeno, e con altre Istituzioni pubbliche (ORSA, ARPAC, ASL).
L’interrogazione, discussa dopo svariati mesi, sembrò ridestare l’Assise Comunale, e si decise di riproporre l’argomento quanto prima, questa volta sotto forma di mozione da condividere con tutti i Consiglieri Comunali. Speranza per Caserta se ne fece promotrice, ma l’adesione fu assai ridotta (la sottoscrissero i consiglieri Marino del PD, Cobianchi di Fli ed Ursomando di Grande Sud). La mozione fu quindi posta all’ordine del giorno della seduta di Consiglio Comunale del 10 luglio scorso, ma il dibattito fiume sulla questione New Ecology trascinò i lavori del Consiglio fino alla mezzanotte, suggerendo un rinvio dei successivi punti all’ordine del giorno. Da allora, nonostante la grave emergenza ambientale e sanitaria sia stata denunciata da più parti (comitato “Terra dei Fuochi”, Medici per l’Ambiente, Coldiretti etc. e nonostante il Ministero della Salute abbia ufficializzato una “black list” di 49 comuni della Provincia di Caserta (tra cui il capoluogo) fortemente inquinati, il testo non approderà in Aula nemmeno nel prossimo Consiglio, dopo essere stato ignorato nella seduta dell’11 settembre.
Quali scadenze improrogabili, quali ostacoli insormontabili si frappongono alla discussione? Nessuno, evidentemente, se è vero che il Consiglio Comunale si riunirà venerdì 27 settembre con un ordine del giorno estremamente ‘light’: soltanto interrogazioni (se ne sono accumulate un gran numero a causa del costante assenteismo di molti Assessori), ed una delibera di adesione alla Giornata Mondiale per la Pace (4 ottobre), iniziativa nobile ed importante, ma per la quale non vi era certo bisogno di un ordine del giorno ma di una semplice informativa, e che comunque non porterà via più di una trentina di minuti. La città sappia che il Consiglio Comunale è letteralmente paralizzato: un vero e proprio immobilismo dell’organo collegiale, di rappresentanza della volontà popolare, causato dall’implosione di una maggioranza evidentemente costruita solo per vincere le elezioni, ma non per governare questa città.
Per la salute pubblica si può aspettare, così come per la pianificazione territoriale, la mobilità sostenibile, il regolamento comunale sui referendum, i servizi sociali, la cultura, e tanti altri temi che ristagnano nella palude di palazzo Castropignano, soffocati dall’abbraccio di questa maggioranza bicefala in lotta contro sé stessa per la sopravvivenza, a tutto discapito della nostra città.
Francesco Apperti e Norma Naim
Consiglieri comunali Speranza per Caserta