Nel giorno del 70esimo anniversario della strage dei “Martiri Atellani”, che nel settembre del 1943 costò la vita a 25 cittadini ortesi che pagarono con la vita il senso di appartenenza allo Stato, l’amministrazione comunale di Orta di Atella, guidata dal sindaco Angelo Brancaccio, ha voluto ricordare il loro sacrificio intitolando il palazzo di città ai 25 eroi vittime della strage nazista.
“Intitolare la casa Municipale in memoria dei “Martiri Atellani”- spiega il primo cittadino di Orta di Atella- assume un grande significato morale, civile e culturale, perché la nostra Città ne conserva vivo il ricordo e il sacrificio. Un evento tragico della storia della nostra terra dal quale tutti dobbiamo trarre sempre forza per costruire la libertà e la pacifica convivenza fra i popoli”. L’intitolazione contribuirà a conferire ulteriormente alla memoria collettiva l’eccidio dei venticinque cittadini innocenti ad opera delle truppe tedesche. Anche perché Orta di Atella nel 2003, in occasione del sessantesimo anniversario della ricorrenza, ha ricevuto la Medaglia d’Argento al Merito Civile. L’onorificenza, conferita dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nell’anniversario della Liberazione, fu consegnata dal Prefetto di Caserta Carlo Schilardi, nel corso di una commovente cerimonia.
Oltre all’intitolazione, la mattinata del 30 settembre sarà caratterizzata da una serie di iniziative promosse dall’assessore alla Cultura, Eduardo Indaco, in sinergia con la massime autorità civili, religiose e scolastiche cittadine. Dopo la Santa messa officiata nel Santuario San Salvatore da Horta, la mattinata si concluderà con la lettura di poesie da parte degli alunni delle scuole ortesi e con la narrazione dei principali avvenimenti di quei tragici momenti da parte degli storici locali, Andrea Russo ed Achille de Marco, autori di libri sui “Martiri Atellani”.
“La memoria – osserva l’assessore Indaco – deve attraversare il tempo e tutti noi abbiamo il dovere di trasmetterla alle nuove generazioni, per questo avverto il dovere di ringraziare le dirigenti scolastiche Commone, Del Prete e De Marco, per la attiva partecipazione. Oggi onoriamo tutti coloro che scelsero di mettere al rischio la propria vita, per donare alla Patria, democrazia e libertà. Ancora oggi, a distanza di settanta anni, siamo debitori del loro coraggio e del loro sacrificio“.
Tutto ebbe inizio nel primo pomeriggio del 30 settembre 1943: dopo un lungo saccheggio perpetrato per le strade di Orta di Atella e durato buona parte della giornata, le truppe naziste, adducendo a pretesto un presunto furto ai loro danni, prelevarono coattivamente dalle proprie abitazioni 25 civili innocenti, fra cui giovani ed anziani. Di essi quattro furono uccisi durante la perlustrazione e la razzia per il paese; 21, invece, catturati e portati in periferia, furono fucilati in una sola ecatombe. L’unico a scampare alla furia delle truppe tedesche, fu Salvatore Costantino, da tutti conosciuto come “Passariello”. Da quel nefasto 30 settembre di settanta anni fa, quelle vittime sono ricordate come i “Martiri Atellani” e rappresentano tanto per Orta di Atella e per gli ortesi che conservano stretti il ricordo ed il sacrificio dei loro eroi.