Verona-Livorno 2-1, le pagelle. HELLAS VERONA Rafael 7: Deve avere qualche conto in sospeso con paulinho visto che gli para di tutto e anche su Luci e Siligardi si supera in più di un’occasione. Capitola sul gol di Rinaudo ma lì è la difesa a tradirlo. Cacciatore 6.5: Il gol alla Juventus sembra averlo sbloccato, gioca con personalità e soprattutto in zona d’attacco mette dentro palloni deliziosi. Anche lui però partecipa, anche se non da protagonista, alla sciagurata azione del pareggio livornese.
Moras 6: Gioca solo i primi trentcinque minuti poi vince l’oscar della sfortuna quando in una delle poche azioni dove è protagonista si infortuna alla coscia e deve lasciare il campo, visibilmente arrabbiato. (37′ Bianchetti 5.5: Sostituisce a freddo Moras e forse paga anche questo, concorso di colpa nell’occasione del pareggio). Gonzalez 5.5: Dorma come Bianchetti in occasione della realizzazione del Livorno, sul corner da destra i difensori stanno a guardare il pallone e dimenticano Rinaudo, lesto a insaccare di testa. Peccato perché per il resto non era andato male. Agostini 6: Senza infamia e senza lode sulla sinistra, in difesa è quasi insuperabile e argina Schiattarella ma in avanti si fa vedere troppo poco lasciando la scena alle mezze punte gialloblu. In medio stat virtus.
Romulo 6: Stantuffo inesauribile, fa della duttilità e dell’adattabilità il suo pezzo forte, riesce a sbrogliare ogni situazione e si dimostra pedina fondamentale per Mandorlini anche se ha il difetto di non accelerare quando compie la fase offensiva. Jorginho 7: Fatelo esordire in nazionale il prima possibile perché Jorginho ha un gran cervello. Non è nella migliore delle giornate ma comunque fa sempre la cosa giusta, ottimo regista per Mandorlini. Bella partita condita col rigore del 2-1. Hallfredsson 5: L’islandese non gioca una gran partita a centrocampo e nella maggior parte dei casi è preda dei dirimpettati livornesi, anche quando deve crossare non sembra in formissima e non riesce a dare un apporto decisivo al Verona. Rischia un’espulsione che poteva pure starci. (54′ Donati 6: La sua grinta e il suo agonismo si fanno sentire, non sempre ordinato ma comunque presente)
Gomez Taleb 6: Là davanti forse è il peggiore dei tre ma comunque è sufficiente. Vivace pure lui, crea qualche grattacapo alla retroguardia amaranto ma non sembra sempre lucidissimo. Sarebbe sfigurato comunque nella giornata di grazia di Iturbe. Toni 6.5: Quando è nato Iturbe lui già giocava in C1 nel Modena e la differenza di esperienza si nota, è un centravanti rinato anche perché è fulcro dell’azione veronese anche quando prende palla sulla treuqarti e verticalizza per le mezze punte. Si prende il rigore del 2-1. Iturbe 7.5: E’ un bel peperino in avanti il Messi Guaranì. Diffidate da certi soprannomi ma questo argentino sembra avere personalità e tecnica e soprattutto è un ’93. Dà vivacità alla manovra offensiva del Verona e segna un gol su punizione davvero splendido. (88′ Laner s.v.) All. Mandorlini 6.5: Azzecca in pieno la mossa Iturbe che lo ripaga con un golazo e delle giocate da fenomeno. E’ una sfida a scacchi con Nicola e ha la meglio per la maggiore qualità del centrocampo e offensiva.
LIVORNO Bardi 6.5: Sui due gol, entrambi da fermo, non può nulla, ma sul resto delle incursioni dell’Hellas è attentissimo. Bravo nelle uscite e anche a respingere i tiri avversari, in special modo al 43′ su Gomez. Ceccherini 5.5: Non è da condannare ovviamente ma senza dubbio è quello nei tre dietro del Livorno che ha giocato peggio, vuoi perché è il più inesperto vuoi perché gli attaccanti del verona a tratti parevano imprendibili. Coda 6.5: Molto attivo sia in avanti che in difesa, soprattutto attentissimo sui mille spioventi che il Verona manda nell’area livornese. Meriterebbe di più per quanto combatte con Toni ma dopo il 2-1 cala vistosamente.
Rinaudo 7: Va in difficoltà con i movimenti di Gomez Taleb e Iturbe, sono due trottole mica male, ma comunque ha il gran merito di metterci la testa: a fine primo tempo si incunea su un cross da corner e batte Rafaele ritrovando il gol dopo tempo immemore. Lambrughi 5.5: Molte volte dalle sue parti transita Iturbe che è un cliente tutto sommato non facile da marcare. Viene saltato spesso e cerca di rifarsi quando il Livorno va in avanti, ma senza la giusta decisione. Mezzo voto in più per lo spirito di sacrificio. Emerson 7: Impossibile capire come mai un giocatore del genere abbia esordito in Serie A solo adesso. Ha qualità da vendere, un sinistro da regista e la posizione da mediano mette molto in risalto la sua stupenda visione di gioco. (58′ Duncan 5.5: Dovrebbe dare quantità al Livorno ma più che altro è confusionario)
Greco 5.5: Nei tre interni di centrocampo è quello meno fluido e che perde più volte il pallone. Non gioca benissimo ma ha il gran merito di battere il calcio d’angolo che vale il pari di Rinaudo. (77′ Belingheri s.v.) Luci 6.5: Non è stata una partita facile, il capitano livornese viene fischiato a ogni piè sospinto anche se quando ha palla al piede non fa mai la cosa sbagliata. Anima della squadra, è lui a dare la scossa in alcune circostanza cercando il tiro da fuori. Schiattarella 5: Non si gioca tantissimo dalla sua parte ma comunque Schiattarella è sempre attento, tranne che al minuto settantatré quando commette un fallo ingenuo sbracciando in area con Toni e regala un rigore ai veneti.
Paulinho 6.5: Sparisce dal match per alcuni tratti ma poi ricompare con fiammate improvvise che possono essere decisive per il Livorno. Ha grade qualità e sa caricarsi sulle spalle l’attacco della squadra, partita più di lotta che di fino ma comunque molto positiva. Cala nella ripresa. Siligardi 5: Spento e molto spesso fuori dal gioco non trova mai il guizzo per poter far male alla retroguardia veronese, ci prova da fuori ma non sembra ancora al pieno delle proprie capacità. Forse renderebbe di più in un attacco a tre. (63′ Emeghara 6: Ci prova più di Siligardi anche se la difesa fa buona guardia) All. Nicola 6: Perde un po’ il controllo del centrocampo dalla metà della ripresa in poi e la fase offensiva quindi viene meno, peccato per lui perché aveva preparato la partita benissimo e aveva presentato un Livorno attento e ordinato.