Tommaso Sodano, vicesindaco di Napoli, condannato ad un anno dai giudici del Tribunale di Nola. Pena sospesa. I fatti risalgono al 2007 e riguardano la presunta aggressione ai danni di una vigilessa durante un consiglio comunale a Pomigliano da parte dell’allora senatore e consigliere. Accusato con altri di avere interrotto il consiglio e, lui in particolare, di averlo fatto esercitando violenza su una vigilessa, ha ottenuto le attenuanti generiche.
Ed un notevole sconto rispetto alle richieste della procura. Quattro anni e 6 mesi per violenza, minacce ed aggressione era la pena, richiesta dal pm Ciro Capasso al tribunale di Nola. Tre anni per violenza e minacce ai danni di un corpo politico e un anno e sei mesi per lesioni. I fatti risalgono al 2007 quando l’attuale vicesindaco di Napoli era in senato e nel consiglio comunale di Pomigliano d’Arco per Rifondazione comunista: nel corso di un consiglio comunale, l’aula fu invasa da commercianti che protestavano. Sodano, che spinse una porta per farli entrare, avrebbe afferrato per un braccio una vigilessa. Accusa ridicola, si è sempre difeso Sodano: «Avevo in mano il telefono e con l’altra spingevo la porta, non avrei potuto neanche volendo. E, infatti, non è mai accaduto. Parlano anche le riprese interne: la vigilessa si vede nelle immagini sorridente e tranquilla».