Un milione e mezzo di euro della Comunità Europea per sfrattare minori a rischio, poveri ed anziani nel cuore della città di Napoli (Piazza E. De Nicola). E’ quanto starebbe per succedere alla comunità parrocchiale della chiesa di S. Caterina a Formiello, una delle più importanti architetture rinascimentali del centro storico della città di Napoli.

Verranno “sfrattati” 13 poveri che usufruiscono di altrettanti pasti giornalieri, 60 ragazzi a rischio di devianza e di esclusione sociale che fanno doposcuola e 400 minori che ruotano, settimanalmente, nella parrocchia per le attività di catechismo, oratorio e calcetto. Tutto questo per “fare spazio” ad una scala che porta alla torre aragonese di Porta Capuana, un ascensore ed un Infopoint turistico. Il turismo deve soppiantare i bisognosi, un gran capolavoro dell’amministrazione comunale di Napoli. E’ mai possibile che una chiesa di frontiera che toglie dalla strada dei potenziali delinquenti deve essere “punita” con la sottrazione di luoghi gestiti da una parrocchia che raccoglie centinaia di fedeli? Il Sindaco De Magistris deve avere la capacità di contemperare le esigenze storiche della città e quelle di chi si adopera per togliere dalla sofferenza categorie sociali a rischio, senza chiedere niente alle istituzioni. Noi di GINS faremo parte della mobilitazione contro chi vuole sfrattare i disagiati di S. Caterina a Formiello.

 

Michele Nerone

(Presidente Associazione G.I.N.S.)

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