Due lettere, una indirizzata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e l’altra all’onorevole Massimo D’Alema: i lavoratori della Firema Trasporti di Caserta e le Rsu stanno cercando la massima visibilità anche nazionale per porre l’attenzione sulle gravi difficoltà in cui versa l’azienda ormai da oltre un anno. A entrambi, i lavoratori hanno chiesto un incontro ed il pieno sostegno politico e morale per una vertenza che è giunta ad una fase ormai cruciale.

A entrambi, gli operai del settore trasporto e le loro rappresentanze sindacali rammentano le vicissitudini dell’ultimo anno e mezzo. La Firema è in amministrazione controllata dal 2 agosto 2010. Nel marzo 2011 è stato emesso un decreto dal Ministero dello Sviluppo che autorizzava l’esecuzione del programma di cessione dei complessi aziendali Firema da definirsi entro il 17 marzo 2012: undici le manifestazioni di interesse pervenute, di cui soltanto tre rispondenti ai requisiti posti nel programma presentato dal Commissario. Tra le tre, la proposta di Finmeccanica, orientata ai siti di Caserta e Milano. Il 29 agosto scorso la Firema dà accesso alla Data Room dell’azienda per far acquisire alle società interessate i dati utili per poter formalizzare un’offerta vincolante. La Finmeccanica che in un primo momento sembrava essere interessata all’acquisizione Firema – ricordano i lavoratori nelle due missive – non solo oggi rallenta ma tramite le dichiarazioni del suo Ad intende cedere il proprio settore trasporti, paventando per Firema un’ulteriore difficoltà e allontanando i tempi per un’acquisizione, dopo aver fatto discostare altre società interessate. In più, scrivono ancora i lavoratori, la Regione non sblocca i fondi che nel mese di maggio scorso l’assessore Vetrella si era impegnato a far pagare per dare continuità alle commesse regionali di 17 treni per un valore complessivo di 100milioni di euro non corrispondendo a Firema neanche i 10 milioni di credito per i lavori già effettuati. Ai destinatari delle missive, i lavoratori chiedono dunque un aiuto concreto “per promuovere l’acquisizione da parte di un soggetto industriale italiano del settore ferroviario, credibile, e che possa dare continuità e prospettiva per il nostro futuro” e chiedono sostegno “per sensibilizzare il Governo a mettere in campo una politica industriale di settore ferroviario che sostenga le aziende italiane potendo così dar vita ad un polo ferroviario di eccellenza qui in Campania”.

 

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