CASERTA – Ha testimoniato oggi in aula nel processo a carico di Nicola Cosentino, Pietro Amodio, 40 anni collaboratore di giustizia, ex imprenditore che dopo un inizio nel settore della vendita di auto provenienti dall’estero, ha incominciato tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del Duemila, senza alcuna competenza, ma solo in virtù della sua militanza politica, essendo segretario a Caserta del Pri, partito alleato di Forza Italia, ad occuparsi del settore dei rifiuti nel Ce3, consorzio comprendente il capoluogo Caserta e un’altra ventina di comuni.

Amodio ha precisato inoltre le sue dichiarazioni sul presunto ruolo di dominus che avrebbe rivestito Cosentino anche nell’Acsa, e non solo nel consorzio del Ce4 del litorale domizio come sostengono altri pentiti, riportando un altro emblematico episodio, la trasformazione del Consorzio in spa, che avvenne tra la fine del 2003 e il 2004; in quel frangente era necessario che tutti i sindaci dell’ente, anche di centrosinistra, votassero il bilancio per poi poter cambiare forma societaria. “Fu Cosentino, mi dissero Scialdone e altri del Consorzio – ha aggiunto il collaboratore di giustizia – a convincere due sindaci di centro-sinistra come Filippo Fecondo (Marcianise) e Pasquale De Lucia (San Felice a Cancello) a votare il bilancio ma non so come fece. Con la nascita della spa si moltiplicarono gli incarichi, e i debiti di una delle società miste creata dal Consorzio con imprenditori privati (l’Econova in cui era presente Nicola Ferraro, condannato per concorso esterno, ndr) furono accollati all’ente. Bevilacqua minacciò di denunciare tali manovre alla magistratura ma solo perché aveva paura di perdere la poltrona. Alla fine Nucara disse che non doveva dare fastidio”.

Amodio ha poi spiegato che la sua assenza non giustificata nell’udienza del primo luglio scorso era dovuta al fatto di “non aver ricevuto alcun avviso si presentazione per rendere testimonianza. Non ero irreperibile come ho letto dai giornali, ma a disposizione”. Eppure in aula fu letto un fax del servizio protezioni testimoni secondo cui Amodio non sarebbe stato trovato nella località protetta.

 

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